Il Bar dell'Ingegneria

Posts written by Marcello Savorani

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    CITAZIONE (afazio @ 21/8/2012, 12:07) 
    (IMG:http://imageshack.us/a/img507/7946/inside001.jpg)


    RIleggendo questo vecchio ed appassionate topic ( https://bar-ingegneria.forumfree.it/?t=8970619 ) risalente a qualche anno fa (giugno del 2006), mi sono ricordato di aver letto in questi giorni una pagina di Paul Bourke dove è riportato l'algoritmo che risolve la questione.

    http://paulbourke.net/geometry/insidepoly/

    Prendendo lo spunto da questo algoritmo ho anche pensato di scrivere un codice minimo in VBA per autocad per stabilire se un punto è interno o esterno ad un poligono sfruttando una particolare funzione di alcuni oggetti grafici di Autocad

    Il link alla pagina dovrebbe essere il seguente:

    http://paulbourke.net/geometry/polygonmesh/

    Il precedente potrebbe essere obsoleto. Ciao
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    UPDATE @ m5system.com Engineering Group
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    Elements of Civil Engineering And Engineering Mechanics, Third Edition
    ~~~
    M.N. SHESHA PRAKASH
    Vice Principal
    Professor and Head of Civil Engineering
    Vidya Vikas Institute of Engineering and Technology
    Mysore
    ~~~
    GANESH B. MOGAVEER
    Professor and Head, Department of Civil Engineering
    Mangalore Institute of Technology and Engineering
    Moodabidri
    ~~~
    ✅ eBook (PDF):
    https://www.mediacrypt.cloud/private/Bibli...g_Mechanics.pdf
    ~~~

    C52230D9-01FD-459F-B54F-6E5E0FF5C6D7AA491DEB-B901-436A-879E-CB0335BABEB9
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    Facendo due conti:

    Catenina da 0,4: 6 grammi
    Catenina da 0,5: 7 grammi
    Catenina da 0,6: 8 grammi

    Catenina completa 34-35 grammi

    13,6 grammi / ml
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    6F341DD6-80CC-4A6D-82FC-A516DB678E2BEE40B65A-2F3B-4027-85D4-84FAEC6255DC90911EA2-1EE3-423D-8C57-11814B62CC77
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    La fotografia che ho postato era una prima prova per capire come posizionare le catenine.

    Visto che ho a disposizione i pesi di tungsteno possiamo effettuare ulteriori combinazioni.

    Oggi peso esattamente le catenine separate e riconfiguro il foglio A3 di carta millimetrata perché voglio inserire un altro foglio dove posiziono le catenine ma con i pesi al tungsteno di cui conosco esattamente la grammatura.

    Ti fornirò le misure esatte di tutto.
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    FD50C07D-E296-40AA-B81B-8B67630BD3A0
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    CITAZIONE (afazio @ 28/8/2019, 22:22) 
    La foto che hai postato mi fa venire in mente un facile esercizio da proporre negli istituti per geometri, ma anche agli allievi ingegneri meccanici.
    Tema:
    Si abbiano le tre catenine di cui si conosce per ciascuna il peso complessivo e la loro lunghezza (magari si forniscono le tre catenine indicando loro di pesarle e misurarle considerando anche le tolleranze in base allo strumento usato per il peso e per la lunghezza)
    Misurando la distanza tra gli appoggi e la freccia mostrata dalle tre catenine legate agli stessi chiodini (sempre considerando le tolleranze), determinare la forza trasmessa dalle catenine su ciascuno dei due chiodini di ancoraggio inclusa tolleranza.

    Buon rientro dalle vacanze, ti fornisco qualche dato:

    Pesa circa 32 grammi quindi 0,032 kg ossia 0,0128 kg/ml visto che la catenina è lunga 2,5 m.

    Le tre catenine sono lunghe rispettivamente: 40, 50 e 60 cm.

    Dopo la metà di settembre mi dedicherò al Bisantis.

    Relativamente al Polcevera ho finito l’analisi del crollo in base ai video effettivi e proprio quella simmetria mi indicato la strada giusta. Non è stato lo strallo a cedere per primo. Ma di questo ne discuteremo in un’altro post.

    Mi hai appassionato sulle parabole e catenarie. Ho raccolto molta documentazione al riguardo.

    Grazie
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    401E2CC3-10D8-4E25-8E32-636C08D86A36

    afazio
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    CITAZIONE (wapi51 @ 3/8/2019, 22:54) 
    Un'altra questione che non mi torna è la rottura del traverso superiore, come si vede nel video Ferrometal, e le macerie a terra della cima d'antenna sud.

    La distanza tra le superfici interne delle antenne, a livello del traverso, è di m 12,6 (righe gialle)
    Dal video si vede una rottura a circa 10 metri dell'antenna sud ( riga rossa)
    Morandi_retr_031

    A terra invece abbiamo la cima d'antenna sud con il traverso rotto a circa 3 metri dalla faccia interna dell'antenna.
    Certamente non è la stessa rottura iniziale che si vede nel video

    Morandi_cima_antenn_terra_MOD

    Viene subito da pensare che il traverso si sia rotto cadendo a terra ma, guardando le immagini successive del video, invece, sembra che il traverso si rompa in volo oppure sia già rotto quando si muove.

    Infatti, a me sembra di vedere 2 rotture del traverso (righe blu) dove la prima a sinistra è quella a 10 m dall'antenna sud mentre l'altra potrebbe essere quella a 3 m che troviamo nelle macerie.
    É possibile che avvenga una rottura in volo oppure quella rottura c'era già ma nel video non si vedeva ??
    Certamente nel traverso d’antenna i ferri non abbondavano.....
    Morandi_retr_055

    Ottima considerazione, recupero il video depositato e vedo di estrapolare le informazioni.

    Ho anche le fotografie dei rilievi quindi potremo analizzare in dettaglio questo aspetto.
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    CITAZIONE (lisa_camayana @ 26/7/2019, 12:20) 
    Su Pila 11, che sappia io, hanno tagliato i cavi di precompressione esterni (quelli della camicia), proprio per evitare che l'eccesso di tiro (dovuto ai nuovi stralli) facesse esplodere il calcestruzzo.

    Quanto al riassetto delle catenarie, se hai letto tutto il topic, è una cosa che mi domando anch'io...

    Se guardi le formule postate da Afazio, Tiro e freccia sono collegati, quindi se varia uno dovrebbe variare anche l'altra. Questo ovviamente vale per un flessibile libero di riadattarsi, ma se la variazione di forma risultasse impedita (ad esempio da una struttura rigida) dovrebbe comunque svilupparsi un stato tensionale aggiuntivo, simile, per intenderci, al carico equivalente esercitato da un cavo in tensione sulle pareti di un cavidotto parabolico.

    Le guaine in CLS e relativi cavi sono stati tesati per fornire una compressione media di 60 kg/cmq.

    La parte iniziale di 2 m ha una compressione di 72 kg/cmq.

    Il retrofitting ha portato la tensione a 100 kg/cmq con tutti i cavi primari e secondari tagliati.

    I cavi nuovi (corti e lunghi) iniettati.

    Se si fanno due conti con i cavi nuovi non si può ottenere la stessa rigidezza iniziale quindi non più rispondente al concetto di stralli rigidi e appoggi infinitamente rigidi.

    Quindi si sono iniettate le guaine dei cavi nuovi e aumentata la precompressione a 100 kg/cmq.

    La freccia massima in mezzeria è pari a 0,90 cm circa uguale a quella verificata con le misure in sito quindi le ipotesi progettuali di Pisani erano corrette.
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    CITAZIONE (lisa_camayana @ 25/7/2019, 21:47) 
    In quella foto penso ci sia molta deformazione prospettica, se guardi l'esecutivo il tirante è sulla stessa verticale del montante della "A"

    I tiranti sono disassati ma Morandi trascura questo effetto nei calcoli.

    Quando ritorno a casa la prossima settimana recupero la parte dei calcoli del trasversone d’antenna.

    I calcoli dei tiranti li avevo inviati ad Afazio perché mi ha seguito nel fornirmi una risposta in merito alla catenaria.

    Pisani ha calcolato i diversi valori delle frecce e le relative rigidezze degli stralli, calcoli che nelle relazioni di Morandi non ci sono proprio.

    Come ho già scritto a suo tempo la cosa strana è che le figure relative ai calcoli degli stralli sono in inglese.

    Credo che Morandi avesse indicato solo le tesature, le caratteristiche geometriche ed elastiche per proteggere il suo brevetto.

    Comunque i calcoli di Pisani sono completi di tutte le fasi, vedo di suddividerli in modo tale da analizzare il comportamento nelle varie fasi.

    Morandi ne individua 3 rispetto alle fasi costruttive:

    1) sezione ideale in acciaio
    2) guaine in CLS
    3) fase di esercizio

    Sarà interessante mettere a confronto i calcoli di Morandi che compendiano quelli di Pisani.
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    CITAZIONE (afazio @ 1/7/2019, 16:05) 
    Metto a confronto la stessa area di due istanti diversi del crollo.
    Noto che lo strallo che ho indicato con il numero 3 non è inizialmente inquadrato, mentre dopo il crollo entra nell'area dell'obiettivo che penso era fisso.
    Il filmato

    Afazio, nel video completo Ferrometal purtroppo durante la folata di vento che ha investito il ponte durante il crollo l’obiettivo si sposta quindi è impossibile fissare punti di riferimento.

    Durante la fase del crollo invece rimane fisso.
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    CITAZIONE (Salvatore A. @ 23/7/2019, 07:45) 
    Riguardando avanti e indietro c'è sempre qualcosa che prima non noti perchè magari fermi la vista su un dettaglio.

    da questa immagine non sono riuscito mai a vedere l'abbassamento del nodo inferiore dello strallo a destra.
    (IMG:https://i.imgur.com/Q3BQbYW.jpg)

    guardando il tratto di impalcato compreso tra i due nodi inferiori dei due stralli lo vedo "rettilineo".
    e mi pare che che l'ottica delle moderne telecamere digitali "curva" in un certo modo l'immagine inquadrata, come avveniva nelle vecchie reflex con grandangolo.

    ma stamani ho notato che in questo fotogramma la trave tampone a destra del fotogramma ha una rotazione antioraria che denuncia inequivocabilmente il cedimento nel punto indicato dalla freccia rossa (nodo F).
    non essendo inquadrata, non si sa se avviene o no la stessa cosa (e in quale misura) alla trave tampone a destra del fotogramma.

    si deve dedurre che l'abbassamento del nodo inferiore dello strallo a destra (nodo F) avvenga come prima cosa del crollo?
    dal quale si dedurrebbe che la prima cosa a a cedere sia stato l'estremo superiore dello strallo a destra?
    pare di sì.

    per me rimane un bel rompicapo (ci vorrebbe un fotogramma che faccia vedere che la trave tampone a destra, qui non inquadrata, avendo solo questo fotogramma, permane in qualche maniera rettilinea mentre la trave tampone a destra subisce una rotazione antioraria).

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    non essendo inquadrata, non si sa se avviene o no la stessa cosa (e in quale misura) alla trave tampone a destra del fotogramma.
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    Lo strallo nord-est mantiene il suo tiro e il suo abbassamento progettuale.

    Si verifica una disimmetria trasversale del carico per effetto del coil (da progetto si ha un incremento del 20% delle sollecitazioni).

    Successivamente lo strallo sud-est si prende la quota parte della reazione vincolare non di sua competenza (l’abbassamento del nodo F non rispetta le ipotesi progettuali).

    L’impalcato nord est rimane sostanzialmente sulla livelletta.

    Il crollo sarebbe stato simmetrico se non vi fosse stato un trasversone così rigido e soprattutto condizioni migliori degli stralli nord.

    Infine c’è il problema fatica di cui è documentata la non idoneità della soluzione progettuale a steccato.

    La piastra di appoggio dei cavi primari era in ferro da 5 mm.
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    CITAZIONE (afazio @ 23/7/2019, 11:06) 
    Se riesci a seguire anche l'autocarro che viaggia a sinistra, vedrai che quando l'autocarro di destra occupa la posizione P5/P6, che corrisponde poi col suo passaggio sulla sella gerber destra, lautocarro di sinistra si trova sull'altra sella a sinistra.
    Questa circostanza produce il massimo tiro sulla coppia di stralli e una inflessione dell'impalcato con punto di nullo in corrispondenza dell'appoggio sul cavalletto.
    Evidentemente le condizioni degli stralli erano tali da non poter più sopportare il tiro determinato da questa tragica circostanza di autocarri. Magari se questa circostanza si fosse verificata qualche tempo prima quando ancora la corrosione non era giunta ai livelli di quel dannato giorno, i cavi non si sarebbero rotti.
    Noterai anche che la trave dell'impalcato di sinistra, nel quale si poteva evidenziare una specie di lesione, apre la sua lesione per effetto dell'inflessione.

    Seguendo queste ipotesi raccolgo la documentazione fotografica dei reperti e parallelamente si può creare lo schema della combinazione di carico.

    1) Autocarri lato C
    2) Autocarro (COIL) tampone 9-10
    3) Vento su lato sud-est (Pila)
    4) PP Jersey impalcato (arriva 1,3 ton / ml in sezione centrale)
    5) Strallo non omogeneizzato quindi a compressione azzerata ossia in sola sezione di acciaio
    6) PP acqua impalcato

    L’abbassamento in F non sarà compatibile.
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    CITAZIONE (afazio @ 23/7/2019, 10:50) 
    La freccia verticale rossa segue l'autocarro?

    Nel brevissimo lasso di tempo in cui l'autocarro passa dalla posizione che hai indicato con P5 alla posizione che hai indicato P6 accade qualcosa, dato che in P7 e poi in P8 si vede l'autocarro precipitare.

    Si è rotto quindi il cavo a destra in qualche punto dello stesso (presumibilmente in sommità) con conseguente crollo a destra seguito immediatamente dal crollo a sinistra dovuto allo sbilanciamento delle trazioni sugli stralli: a destra trazione nulla a causa della rottura, sinistra trazione massima anche se per pochi istanti.

    Mi ero soffermato sull’abbassamento del nodo F in quanto sto terminando i calcoli della rotazione delle cerniere C9 ed E2.

    Durante questa fase di rilassamento dello strallo accade o meglio si evidenzia un’anomalia sul pilone sud. Prima dell’abbassamento del nodo F si ha già una deflessione dell’impalcato minima rilevabile solo dagli stralli. La zona di testa pila inizia a disassarsi. Quindi l’ipotesi di presso-flessione-deviata dovrebbe essere supportata.
    Evidenzierò questa fase sulla testa pila lato sud.

    CITAZIONE (afazio @ 23/7/2019, 10:50) 
    La freccia verticale rossa segue l'autocarro?

    Nel brevissimo lasso di tempo in cui l'autocarro passa dalla posizione che hai indicato con P5 alla posizione che hai indicato P6 accade qualcosa, dato che in P7 e poi in P8 si vede l'autocarro precipitare.

    Si è rotto quindi il cavo a destra in qualche punto dello stesso (presumibilmente in sommità) con conseguente crollo a destra seguito immediatamente dal crollo a sinistra dovuto allo sbilanciamento delle trazioni sugli stralli: a destra trazione nulla a causa della rottura, sinistra trazione massima anche se per pochi istanti, quelli sufficienti a rompere il montante e il traverso.

    D'altra parte volendo condurre solo considerazioni cinematiche, mi sembra che il nodo destro (F) sia caduto, nello stesso tempo, più che non il nodo di sinistra.
    Penso pertanto che il suo moto di discesa (del punto F) sia iniziato qualche decimo di secondo prima del nodo a sinistra.

    In primis si azzera sicuramente la precompressione dei cavi esterni e susseguente rilassamento di quelli interni. Il fascio di trefoli esterni ed interni hanno deviazioni.

    Pubblicherò le foto del 132.
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