Il Bar dell'Ingegneria

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    Ho sistemato la prima versione del foglio di calcolo e sono riuscito ad ottenere degli spostamenti congruenti con quello che mi aspettavo. L'errore che commettevo era in una semplice trasformazione dimensionale. Anche se mi aspettavo uno spostamento pari a zero sul fondo del serbatoio e invece ho un valore piccolo, ma comunque diverso da zero. (Qualcuno mi saprebbe dire il perché?). Ho aggiunto anche il diagramma degli sforzi normali anulari e il diagramma dei momenti nei meridiani. Su quest'ultimo grafico vi prego di porre la vostra attenzione perché non sono convinto che sia corretto. Anzi se qualcuno vuole dargli un occhiata e farmi sapere la sua....sono tutto orecchie.

    Qui il nuovo foglio di calcolo: https://www.dropbox.com/s/lo4c5l41bduek4e/...etto1.xlsx?dl=0
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    Sto studiando la verifica a fatica di un unione flangiata, spero che qualcuno possa fugare alcuni dubbi che sono emersi durante la lettura di un testo che riporterò in parte.

    L' esempio che sto affrontando è una verifica a fatica di una unione flangiata di una torre eolica

    Come prima cosa ho sottolineato una frase di cui non ho colto l' importanza.
    Perchè calcola gli intervalli delle azioni interne in sommità?
    (Io pensavo alla sezione di interesse, ovvero alla B, e non la testa del palo)


    Qui ho sottolineato il titolo della tabella: Escursioni dei parametri relative alla sommità e alla sezione B
    Significa forse che per valutare le escursioni fa una differenza tra le sollecitazioni che ci sono in testa e quelle che si sono nella sezione B? Perchè si fa una cosa del genere?
    Inoltre, ho cerchiato sia il numero di cicli corrispondente ad ogni combinazione sia la formula utilizzata per valutare l' escursione di tensioni
    Come ha calcolato quel numero di cicli???
    Nella formula dell' escursione tensionale cosa indica quel DELTA, dove si trova precisamente il punto 2 a cui fa riferimento?


    Ecco che il DELTA si ripropone, stavolta assieme anche a ALFA e BETA
    Cosa sono, come si valutano?


    Alla fine mi pare di capire che utilizzi come metodo di verifica a danneggiamento di Palmgren-Miner che prevede il calcolo dell' indice di danno D=(ni/Ni) <=1
    Ni credo li si valutano a partire dalle formule delle curve dei grafici S-N applicando gli opportuni coefficienti parziali alle tensioni,
    mentre, ni sono il numero di cicli valutati nella prima immagine (quelli cerchiati nella seconda immagine) giusto?
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    Cari colleghi, da oggi tenterò, grazie anche all' aiuto dei vostri commenti, di districarmi tra un argomento almeno in apparenza per me molto complesso, ovvero la corretta interpretazione della normativa tecnica riguardante la progettazione delle torri eoliche.
    Dalla ricerca sin qui effettuata ho capito che le normative di riferimento di settore sono la :
    EN 64100-1 (Tutte le torri eoliche ad eccetto quelle off-shore)
    EN 64100-2 (Turbine di piccole dimensioni ovvero con un area spazzata dalle pale inferiore ai 40 mq che generano corrente inferiore ai 1000 V in c.a. o 1500 V in c.c.)

    Ora riferendoci esclusivamente alla EN 64100-1 mi preme approfondire il suo paragrafo 6 (Condizioni Esterne) e successivamente il suo paragrafo 7 (Progtto strutturale)

    Il tutto logicamente è finalizzato alla corretta comprensione delle condizioni di carico a cui è sottoposta una torre eolica e successivamente quindi alla corretta schematizzazione dei carichi e delle loro combinazioni da utilizzare nei nostri bei software di calcolo.
    Poichè è superfluo dire che per questo tipo di opere le condizioni del vento sono quelle che influiscono sull' integrità strutturale, ci riferiamo solo ad esse.

    Le CONDIZIONI ESTERNE si dividono per la norma in due:
    1) categoria NORMALE (relativa ai carichi strutturali ricorrenti)
    2) categoria ESTREMA (relative a condizioni rare)

    Riporto degli stralci del paragrafo 6:





    Le parti sottolineate sono quelle che mi hanno creato i primi dubbi.
    1) quando parla di inclinazione rispetto il piano orizzontale del flusso medio, secondo voi l' inclinazione del flusso è verso l'alto o verso il basso? e perchè?

    2) quando dice: Il modello della turbolenza, QUANDO UTILIZZATO..... , per me quel "quando utilizzato" fa presagire che in talune condizioni la turbolenza può non essere portata in conto. Secondo voi è corretto? e quando può non essere portata in conto?

    3)Quando introduce le prescrizioni sui modelli di turbolenza, vi assicuro che si apre un mondo che con tutta la buona pazienza è impossibile da investigare dettagliatamente. (Vi risparmio l' appendice B dove viene illustrato il modello di Mann come estensione del modello di Von Karmann, la matematica si complica tantissimo), quello che mi chiedo la turbolenza influisce significativamente sui carichi? Esiste un modo più spedito anche se meno preciso per valutare i carichi agenti sull' opera per effetto di una turbolenza?

    Spero l'argomento interessi a qualcuno, sono proprio curioso di vedere cosa salta fuori.
3 replies since 20/10/2014
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