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| | Che carico prevede la NTC2018 per i ponti pedonali? |
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| | Questa immagine mostra la relazione tra il sollevamento della piastra di base e la passerella. |
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| | La fune di sommità del pennone, quella che avrebbe dovuto evitare l'allontanamento dei due punti di innesto degli stralli, è completamente afflosciata. I due rami si sono invece avvicinati. |
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| I due rami del pennone a Y si sono entrambi instabilizzati per flessione.
Da questo si deduce che gli spessori del tubolare non erano sufficienti |
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| Notare lo stato dei due tenditori.
Quello compresso è instabilizzato (curvato).
da questo potremmo risalire allo ststo delle sollecitazioni sull'impalcato. |
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| | Notare la differenza tra le sezioni delle travi portanti di quest'altra passerella pedonale. Non c'è paragone. E' anche vero che questa non è strallata, ma certamente stralli o non stralli questo soffre molto meno i fenomeni di sbandamento per effetto torsionale. |
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| Quest'altro fotogramma mostra la presenza di controventi di piano (se sufficienti o meno non sta a me dirlo, ma in ogni caso considerando la consistenza di quelli presenti, non sarebbe costato molto inserirli in ogni riquadro).
Mancano controventi verticali e la resistenza alla torsione era stata affidata alle sole travi portanti, il che mi sembra ben poca cosa (ma non sono ne un giudice e nemmeno un perito, semplice opinione personale). |
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| | Mettendo insieme i due fotogrammi, il particolare della piastra sollevata e la vista complessiva del pennone a Y, si ha approssimativamente il seguente stato di sollecitazione: |
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| | Questo fotogramma (ed anche altri) mostrano che i serbatoio erano mezzi-pieni. |
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| | Posto questa immagine per aprire una discussione (anzichè lasciare commenti sparsi e volatili sulla chat). |
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| Per quanto riguarda la suddivisione dell'azione in fondazione, in parte traferita direttamente al terreno (per contatto) ed in parte trasferita ai pali, io nutro molti dubbi. Tutto è legato alla rigidezza della ciabatta e alle rigidezze del terreno nudo e del palo.
Assumendo che la ciabatta sia sufficientemente rigida da poter considerare spostamenti lineari, prima che si raggiungano gli spostamenti necessari a mobilitare la resistenza del terreno, i pali si sono già presi tutto il carico. |
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| CITAZIONE (lorenzo s @ 23/7/2023, 05:23)
Ma quelli mostrati sono avvollti abbotti? |
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| CITAZIONE (Fred15 @ 5/7/2023, 22:44) ... come faccio a ripartire le azioni dei pilastri tra i plinti? ad esempio per un plinto a 2 pali è possibile risalire facilmente a MNT sui singoli pali nella direzione di massima inerzia del pilastro ma nella direzione di minima inerzia? ...
Segui e studia la seguente discussione
Palificata |
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| CITAZIONE (reversi @ 5/7/2023, 16:46) mi è venuta voglia di intervenire, anche se non ho mai fatto alcun plinto trangolare su pali e probabilmente mai ne farò.
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Attendo l'intervento dell'esperto Salvatore che, immagino, abbia progettato decine e decine di plinti di questo genere, e se sarà il caso fornirò chiarimenti.
Intanto osserva il fatto che i pali risultano quasi tangenti alle pareti esterne del bicchiere. Quel plinto funzionava e funziona tuttora come solido tridimensionale e schemi resistenti bielle tese in acciaio (quelle inferiori) e puntoni in cls. Non c'è spazio per la flessione.
Per inciso, quel plinto che ho presentato lo ha disegnato Filpo76 |
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| CITAZIONE (Fred15 @ 3/7/2023, 12:38) Ti ringrazio!!! Era esattamente ciò che cercavo. Deduco quindi che questa sia l'armatura strettamente necessaria (in rete ho visto che vengono inserite anche delle armature di sospensione, immagino siano delle staffe ulteriori)
Quelle che chiami armature di sospensione sono dei ferri sagomati con squadrette nelle tre dimensioni utili a tenere i ferri superiori distanziati da quelli inferiori. Nel mio caso non erano necessari poichè i ferri verticali del bicchiere si estendevano fino alla base. |
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7962 replies since 29/6/2012
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