Il Bar dell'Ingegneria

Votes taken by reversi

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    20. si può crescere un figlio per 7 anni (tra l'altro, partorito all'ospedale) senza mai averlo iscritto all'anagrafe, mai fatto visitare da un medico, mai averlo mandato a scuola. e non si tratta di immigrati, ma di un italianissimo bambino, figlio di italianissimi genitori, nell'italianissimo piemonte.

    (continua)
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    completo la rassegna con il mio strumento di lavoro:

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    CITAZIONE (bluetiger85 @ 9/11/2016, 19:26) 
    Se la costante di sottofondo non è una caratteristica intrinseca del terreno perchè si trovano in giro "letterature" che consigliano valori di questo potente e magico numero in base alla tipologia del terreno?

    1. perché per poterlo determinare dovresti conoscere cose che magari non sai;
    2. perché pur non essendo una caratteristica intrinseca (nemmeno il peso specifico lo è) i suoi valori rientrano in un certo range;
    3. perché se pure "lo sballi" l'ambito principale nel quale viene utilizzato (calcolo strutturale) risente poco della sua variazione.
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    www.steelconstruction.info/Welding

    bibliografia in fondo alla pagina.
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    CITAZIONE (Renato T. @ 11/10/2016, 12:39) 
    Ma, nell'ambito della bozza di revisione, nel copiare i valori dell'esponente da EC2 hanno cmq voluto differenziarsi nella scelta del parametro v che li caratterizza.

    riflettevo su questa affermazione di renato.

    orbene, l'espressione di v è apparentemente la stessa per le NTC e per l'EC2: v = NEd/NRcd.

    in realtà così non è perché per le NTC si ha NRcd = Ac x fcd che è più piccolo di quello dell'EC2, pari a NRcd = Ac x fcd + As x fyd.

    cioè: col denominatore più piccolo, la frazione v risulterà più grande e quindi risulterà più grande l'esponente alfa. ciò comporta un dominio più ampio ricavato con le NTC rispetto all'EC2 (per alfa = 1 il dominio è un rombo e si avvicina all'ellissi al crescere di alfa).

    non è perciò vero quanto si diceva alcuni post fa che le NTC, su questo aspetto, siano più conservative dell'eurocodice. che poi entrambe le norme siano più conservative del calcolo esatto è un altro paio di maniche.
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    CITAZIONE (afazio @ 12/9/2016, 16:51) 
    Infatti... sarebbe come dire che il crollo è avvenuto perchè ai sei pilastri mancava una relazione tecnica.

    per la verità, i giudici hanno detto che se avesse fatto quanto doveva, comprendendo in questo l'esame dei documenti del progetto originario, l'accertamento dei materiali in opera, nonché il calcolo del suo stesso intervento, si sarebbe sicuramente accorto che l'edificio non poteva reggere, di qui la condanna "per aver causato o concorso a causare il crollo".

    la corte di Cassazione ha ritenuto non sufficientemente dimostrato questo punto ed ha cassato la sentenza.

    sposando le deduzioni della Cassazione, a mia volta non credo fondata una tale tesi. però ciò non toglie che si è comportato da avventuriero - come pure ce ne sono tanti - e non ha fatto il proprio dovere. una condanna per queste violazioni ci sta tutta.
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    CITAZIONE (otavresir @ 12/9/2016, 09:13) 
    è quello che cercavo di dire:

    "un poco di amarezza la provo nell'apprendre che un tecnico incaricato di risanare sei pilastri a piano terra per corrosione delle armature per probabile umidità di risalita debba ricorrere in cassazione per essere in qualche modo tutelato."

    io la penso diversamente: qui si parla di un tecnico che non ha rispettato alcuna procedura amministrativa, né - pare - ha svolto gli adempimenti tecnici relativi al lavoro affidato.

    naturalmente, deve essere condannato per quanto sopra e non per aver "causato o concorso a causare" il crollo in occasione del terremoto.
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    stamattina sono riuscito ad utilizzare con qgis anche i servizi wms.

    e questa che segue è la corretta procedura.

    innanzitutto occorre sapere l'indirizzo del server che fornisce il servizio. nel mio caso è il sit-puglia, quindi vado sul sito e copio l'indirizzo del server (mi interessa in questo momento la carta tecnica regionale che monterò sopra l'aerofotogrammetria di una zona ben precisa):

    jpg



    occorre quindi dire al programma di acquisire la mappa. dal menu layer si sceglierà quindi di inserire un nuovo strato wms:

    jpg



    si apre così una prima maschera nella quale occorre cliccare su "nuovo". questa dà così accesso alla successiva maschera per inserire il nome da dare allo strato e l'indirizzo del server da cui prelevarlo:

    jpg



    cliccando su ok, aggiungi e quant'altro necessario per confermare il tutto il nuovo layer sarà aggiunto a quanto già esistente nel progetto (l'aerofotogrammetria che avevo inserito ieri).

    con una trasparenza del 50% del nuovo strato wms, ecco il risultato:

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    fatto ciò, posso quindi anch'io glorificarmi con la ben nota frase: penso di fermarmi qui.
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    programma gis freeware: www.qgis.org/it/site/

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    ho installato qgis da ieri, ma potrei dire, senza sbagliare, di aver installato qgis oggi.

    il fatto è che l'ho installato ieri su un pc di studio, ma non sono riuscito a farlo funzionare. ed oggi l'ho reinstallato sul portatile perché ho la testa dura.

    il problema nasce dal fatto che si tratta di software libero, nello spirito open source, quindi per problemi di licenze proprietarie non sono supportate alcune funzionalità.

    ad esempio, non è possibile inserire layer dwg. ma è però possibile inserire layer dxf. bisognerà quindi convertire i file di autocad.

    ma andiamo con ordine.

    io ho prima scaricato il file di setup (288 mb per la versione a 32 bit, ma ben 365 mb per la versione a 64 bit), poi ho avviato l'installazione. alla luce dei problemi che ho avuto, suggerirei di installare qgis mediante osgeo4w network installer (perché poi tanto lo dovrete usare per risolvere i problemi, quindi tanto vale usarlo sin dall'inizio per fare tutto).

    supponendo di avviare l'installazione con osgeo4w via internet, si selezionerà l'opzione "express desktop". vengono installati qgis, gdal e grass (tutti indispensabili).

    se l'istallazione si interrompe (è capitato pure questo, perché la connessione può cadere) non c'è problema. il programma segue la filosofia unix/linux quindi non tocca il sistema ma semplicemente scompatta e copia nel pc i file che gli servono. in caso di interruzione, basta riprendere l'installazione, lui si accorge di quello che c'è già e prosegue con quello che manca.

    installato tutto con l'opzione express desktop, vi consiglio di far ripartire il programma di setup e di selezionare stavolta l'opzione "advanced user". nella schermata successiva diventa possibile scegliere cosa installare o disinstallare (ciò che manca è etichettato come "skip", ciò che è presente è etichettato come "keep"). occorre installare il plugin di gdal con il supporto ai file ecw (basta perdere un po' di tempo scorrendo la lista dei file disponibili). per installarlo, basta cliccare su "skip" e l'etichetta diventa una casella selezionata.

    il supporto ecw serve per poter montare le aerofotogrammetrie, che vengono in genere distribuite in tale formato.

    installato tutto, bisogna pure cominciare.

    non sono ancora riuscito ad usare i servizi wms, cioè la possibilità di accedere ad immensi database su server pubblici, ma non dispero.

    nel frattempo sono riuscito ad usare il programma in locale. a tal fine ho scaricato i cosiddetti "shapefile" del mio territorio (messi a disposizione dalla regione puglia, ma credo tutte le regioni lo facciano) e, come primo esercizio, ho montato un catastale sopra un'aerofotogrammetria.

    per fare ciò, disponendo dei necessari file che vanno dunque scaricati, basta cliccare su layer/aggiungi nuovo layer/aggiungi vettore (quando si tratta di aggiungere un layer vettoriale, tipo uno shapefile) oppure aggiungi raster (quando si tratta di aggiungere un'immagine, tipo un'aerofotogrammetria in formato ecw).

    bisogna poi giocare con le trasparenze e con i colori per avere un risultato ottimale. accedendo alle proprietà dei singoli layer, assegnando una trasparenza del 50% e rimuovendo i riempimenti ho ottenuto una cosa del genere (salvata in formato immagine direttamente dal gis), come vedete la sovrapposizione è perfetta, senza bisogno di scalare alcunché:

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    agli eventuali prossimi post per gli eventuali prossimi progressi.
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    CITAZIONE (reversi @ 8/5/2016, 22:56) 
    riuscirà il commissario lo gatto ad aprire la valigetta senza saltare in aria con essa e con tutti i documenti?

    la risposta è no, perché ci sono due soluzioni e non c'è modo di scegliere la combinazione giusta tra le due possibili.
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    CITAZIONE (Jagermeister @ 9/4/2016, 12:58) 
    A me, sebbene sia un felice possessore di windows 10, non vanno più alcuni programmi del Gelfi.... fortunatamente VCASLU e PROFILI_V6 funzionano, ma altri programmi tipo Arco, Trave continua non funzionano più. Sapete come mai? Ho provato a disinstallare e reinstallare più volte tutti programmi del Gelfi, ma nulla...

    cliccando col destro sul collegamento che ti lancia il programma dovrebbe esserci un'opzione tipo "esegui in modalità compatibilità...", prova a selezionare la compatibilità con windows xp.
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    Kit d'installazione Traspunto 3.2

    Traspunto è un programma sviluppato dal Ministero dell'Ambiente per la trasformazione di coordinate fra diversi sistemi di riferimento in uso in Italia, sia in coordinate geografiche (gradi) sia in coordinate piane proiettate (metri).

    Attualmente supporta i seguenti sistemi di riferimento utilizzati in Italia:

    Roma40 (Roma Monte Mario 1940): Sistema di Riferimento Nazionale, realizzato tramite l'elissoide di Hayford orientato a Monte Mario (Roma), nella proiezione di Gauss nei fusi Est e Ovest, con i calcoli in Italia sviluppati da Boaga.
    ED50 (European Datum 1950): Sistema di Riferimento Europeo, realizzato tramite l'elissoide di Hayford orientato a Potsdam2 (Selva Nera - Germania), nella proiezione Universa Trasversa di Mercatore nei fusi 32 e 33, fusi di prevalenza del territorio Italiano. Il fuso 34 ove ricade il Salento, viene normalmente inglobato nel fuso 33.
    WGS84 (World Geodetic System 1984): Sistema di Riferimento Globale, realizzato tramite l'elissoide WGS84 geocentrico, nella proiezione Universa Trasversa di Mercatore nei fusi 32 e 33, fusi di prevalenza del territorio Italiano. Il fuso 34 ove ricade il Salento, viene normalmente inglobato nel fuso 33.

    Oltre ad un'ottima precisione di conversione, Traspunto è uno dei pochi software disponibili in grado di eseguire trasformazioni di coordinate di grosse moli di dati. Oltre alle singole trasformazioni di coppie di coordinate, è in grado di trasformare interi file tipicamente utilizzati nell'ambito dei Sistemi Informativi Territoriali.

    Il software traspunto non è idoneo a trasformare coordinate indicanti punti non appartenenti al territorio italiano.

    Le trasformazioni possibili sono le seguenti:

    Piane - Piane: fra sistemi di riferimento differenti;
    Geografiche - Piane: all'interno dello stesso sistema di riferimento;
    Piane - Geografiche: all'interno dello stesso sistema di riferimento;
    Geografiche - Geografiche: fra sistemi di riferimento differenti;

    File:
    Traspunto32.msi (6.09 MB)
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    ho scritto, in data 28 settembre, a claudio olalla per chiedergli copia dell'articolo originale del 2000:

    CITAZIONE
    dear prof. olalla,
    i'm an engineer writing from italy.

    i'm very interested in the paper "ultimate bearing capacity of rock masses based on the modified Hoek–Brown criterion", you published with serrano & gonzalez in 2000.

    i already have both the 1994 paper and the book "eurock 2014", containing the chapter about the method you developed, but still was interesting for me to study the 2000 published paper.

    please, could you send me a pdf copy of that paper in reply to this email?
    i would be very happy if this request was accepted.

    very kind regards,
    ---.

    stamattina, nella mia casella di posta, ho trovato l'articolo richiesto, senza alcun commento.
    allora ho ringraziato olalla scrivendogli nuovamente ed inviandogli il file excel:

    CITAZIONE
    thank you very much, prof. olalla, for sending me the paper i've requested.
    it's my pleasure to send you the excel worksheet i've created by implementing your 2014 paper included in "eurock 2014".

    note: the worksheet does not find the exact value of N_beta (because i hadn't the 2000 paper) but more simply just interpolates between the known values of N_beta picked from the 4 graphs you published (from 0,25 to 0,25).

    the file is attached (it's 5.5 mb) but if the size is too big for your box, you can download it from https://app.box.com/s/c8930oruujy7lbuhshnnz5nh8pzdret5

    thanks again,
    ---.

    ed ecco, a stretto giro di posta (elettronica), la risposta di olalla:

    CITAZIONE
    congratulations!!

    --
    CLAUDIO OLALLA MARAÑON
    Universidad Politecnica de Madrid

    edit: ho inviato ad olalla il link sbagliato. ho corretto il post solo per i lettori che ci dovessero cliccare sopra.

    Edited by reversi - 13/10/2015, 19:10
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    CITAZIONE (mc_coy @ 9/10/2015, 13:32) 
    Sì, evidentemente ragionare in termini di s, m ecc. semplifica le cose, anche se a volte ti sarai accorto che in questo genere di problemi spesso si ipotizza un ammasso roccioso senza peso per bypassare il problema.

    non è così (almeno con serrano, olalla & gonzalez). leggendo bene l'articolo (io ho quello del 2014) c'è scritto che non serve mettere in conto il contributo dell'attrito (e quindi del peso proprio) con il metodo delle caratteristiche perché si complicano inutilmente le cose e si ottiene un risultato non dissimile da quanto si otterrebbe con il classico termine 0,5ByNy della formula trinomia. quindi, conclude olalla, se si vuole il contributo del peso proprio/attrito basta aggiungere tale termine, cosa che io faccio, dando all'utente la possibilità di escluderlo, quale opzione disponibile.

    CITAZIONE (mc_coy @ 9/10/2015, 13:32) 
    Per il resto, se hai verificato che la capacità portante diventa irrealistica introducendo dei dati realistici allora è chiaro che il metodo ha dei limiti

    non credo sia un limite del metodo (di hoek & brown, in realtà, non di serrano et al.) perché ritengo che per bassi valori della tensione di confinamento non possa aversi rottura in quanto al crescere del carico applicato si manifestano nella roccia delle deformazioni che tendono a far dilatare la roccia ortogonalmente alla direzione del carico. questa tendenza alla dilatazione, per contrasto, fa incrementare la tensione di confinamento.

    voler applicare il criterio di hoek & brown a bassi livelli tensionali è, secondo me, un'estensione impropria del metodo e conduce a valori irrealistici, non per limiti del metodo, ma perché si tenta di superare il campo di validità della teoria stessa.

    hoek & brown hanno più volte e giustamente precisato che le rotture fragili osservate negli ammassi rocciosi si verificano in corrispondenza di un valore sigma3max pari a circa sigma_ci/4 (che è il valore cui fa riferimento l'opzione "generale" prevista nel foglio).
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    una piccola nota per capire perché le tabelle di N_beta sono fornite per a variabile da 0,50 a 0,65 ed i variabile tra 0° e 20°.

    osserviamo il diagramma da cui viene tratto l'indice GSI dell'ammasso, che qui ripropongo:

    jpg



    si vede come l'indice GSI possa variare da 0 (angolo in basso a destra, roccia di infime caratteristiche meccaniche) a 100 (angolo in alto a sinistra, roccia di massime caratteristiche meccaniche).

    la formula che fornisce il valore di a è: a = 0,5 + [exp(-GSI/15) - exp(-20/3)]/6

    tale formula conduce ai valori a=0,5 per GSI=100 e a=0,666 per GSI=0. già per GSI=1 si ha a=0,655 mentre per GSI>1 risulta sempre a<0,65.

    i, invece, è l'inclinazione del carico agente sul piano di posa attraverso la fondazione. tale inclinazione è, ovviamente, data dal sisma.

    si ha tan(20°)=0,364.

    se il taglio V lo esprimiamo come V=kh*W si trova che per "uscire" dal range fornito per i dovrà aversi kh=Ss*St*ag/g>0,364. quest'ultima relazione, fatti salvi singoli casi, nella pratica comune è poco probabile.

    Edited by reversi - 17/9/2015, 10:10
187 replies since 5/1/2013
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