Il Bar dell'Ingegneria

Votes taken by reversi

  1. .
    questo è un problema che mi ha sempre appassionato, quindi ho deciso di iniziare a scrivere alcune brevi note sull'argomento.

    una cosa che mi ha sempre colpito è l'espressione di alcuni colleghi quando, parlando di spinte, mi capita di esporre concetti che mi sembrano banali e che invece pare non lo siano per tutti. ad esempio, alcuni rimangono increduli quando gli si dice che la spinta attiva è il minimo valore della spinta esercitato dal terreno e non il massimo, come alcuni hanno sempre pensato. oppure, quando si confuta l'altrettanto diffusa idea che rankine non abbia computato l'attrito terra-muro.

    questo mio lavoro ha quindi una finalità "didattica" e, a tal fine, si concretizza in un documento (attualmente ancora molto grezzo) e in un allegato foglio di calcolo che implementa le formule trattate nel documento.

    preciso che non voglio trattare tutte le teorie delle spinte (ho recentemente letto che ce ne sono più di 50!), ma solo quella di coulomb e derivate e quella di rankine e derivate. la scelta è dettata dal fatto che entrambe "le famiglie" consentono di giungere a formulazioni analitiche che possono facilmente essere implementate in un codice di calcolo.

    allego qui di seguito il lavoro finora prodotto e vi invito ad esprimere un giudizio e a collaborare con link, suggerimenti, materiale di cui disponete e quant'altro vi viene in mente.

    edit: file rimosso perché pubblicato un aggiornamento.

    Edited by reversi - 23/1/2014, 09:08
  2. .
    CITAZIONE (ingwilly @ 21/5/2013, 23:12) 
    A proposito di GEO5 ricordo che si consigliava di calcolare le spinte attive con Coloumb e quelle passive con Caqout-Kerisel secondo la norma (Ceca?) CSN730037.

    riguardo a quella prescrizione che ingwilly ha trovato sul manuale di geo5, vorrei precisare che non è proprio così.

    vale a dire: la copia del manuale di geo5 disponibile in rete altro non è che la traduzione in inglese del manuale in cecoslovacco (di qui l'ovvio riferimento alla norma ceca, per via della localizzazione del manuale). se si legge per intero tutto il manuale (cosa che non mi va di rifare adesso per fornire un riferimento giustificativo in questo post) di tanto in tanto (nei punti che saltano meno all'occhio) si trova ancora qualche parola cecoslovacca non tradotta.

    cionondimeno, il suggerimento è senz'altro condivisibile e produce una progettazione estremamente calibrata, nel perfetto spirito degli stati limite perché in tal modo entrambe le spinte sono calcolate per il loro valore pressoché esatto (in realtà si dovrebbe usare caquot-kerisel anche per la spinta attiva, ma in tal caso il calcolo con coulomb è -di fatto- coincidente per cui conviene usare coulomb per la facilità di implementazione, visto che la spinta con caquot-kerisel è disponibile solo sotto forma di grafici).

    se si vuole invece condurre una progettazione maggiormente cautelativa, si deve usare sempre rankine, sia per spinta attiva che per spinta passiva in quanto rankine sovrastima la spinta attiva (quindi l'opera sarà più resistente del necessario) e sottostima la spinta passiva (quindi l'opera sarà più "aiutata" dal terreno).

    a tal proposito, sono illuminanti le pagine 103 e 104 di "ou - deep excavation, theory and practice" che sicuramente il buon iaria avrà, ma che è disponibile in visualizzazione anche su google book.

    ;)
  3. .
    CITAZIONE (zax2013 @ 9/4/2013, 18:20)
    CITAZIONE (reversi @ 9/4/2013, 16:01) 
    certo, il vecchio dm, al punto c.4.2, diceva che H/100 era la dimensione minima del giunto, e questo limite sussiste anche adesso, come ha evidenziato ingwilly.

    però il vecchio dm, al punto b.9, diceva "Il calcolo della distanza minima tra due strutture contigue richiederebbe di valutare gli spostamenti di entrambe le strutture, considerandole in opposizione di fase. Qualora questo non sia possibile per mancanza di dati relativamente ad una delle strutture, come in genere avviene nel caso in cui una sia già esistente, è accettabile una valutazione della suddetta distanza minima secondo quanto indicato in C.4.2."

    ed io il punto b.9 sopra riportato l'ho sempre interpretato come somma dei 2 spostamenti, eventualmente uno calcolato direttamente e l'altro con la formula H/100.

    Capisco che ormai è acqua passata. Però proprio rileggendo gli stralci che riporti, io invece sono dell'avviso che per il DM96 H/100 era la dimensione del giunto e non 2 volte come tu sostieni.
    Ho sottolineato nel tuo intervento i sostantivi che mi sembrano 'critici'. Come vedi è sempre la distanza che va determinata come al C.4.2, per cui aumentare il giunto certamente male non fa, ma non era quanto richiedeva la norma.

    CITAZIONE (ingwilly @ 9/4/2013, 19:40) 
    Perciò penso anche io come Zax che quella del DM96 rappresentava proprio il calcolo del giunto sismico.

    quoto questi due post sopra, aggiungendo il colore rosso per avere un riferimento a ciò che sto per scrivere.
    innanzitutto mi pare chiaro che ho detto "somma dei 2 spostamenti" e che sono d'accordo che H/100 sia la dimensione minima del giunto.

    però forse sfugge a zax e a willy un passaggio in verità abbastanza sottile che spero di poter illustrare.

    aver fissato un valore minimo presuppone che ci si debba/possa in alcuni casi aspettare valori senz'altro maggiori.
    il fatto è che per sapere se il giunto deve essere pari o maggiore del minimo si ha bisogno DI CALCOLARE ENTRAMBI GLI SPOSTAMENTI. solo se si calcolano entrambi e la loro somma è inferiore si potrà adeguarla al minimo.

    in sostanza si è legittimati ad adottare il minimo solo se si dimostra che questo è sufficiente, calcolando entrambi gli spostamenti e mostrando che la loro somma è inferiore al minimo.

    se si calcola un solo spostamento (perché la nostra costruzione è nuova, ma va ad affiancarsi ad una esistente) non si può invocare il minimo, perché si può dire quanto vale lo spostamento del nuovo ma non si può assumere che lo spostamento dell'esistente sia pari al complemento al minimo.

    quindi l'unico modo di procedere è attribuire il minimo tutto all'esistente e a questo aggiungere lo spostamento del nuovo.
    se non si calcola nessuno dei due spostamenti, si dovrà attribuire il minimo ad entrambi i fabbricati.

    è questo quello che io ho detto.
  4. .
    il problema è noto.

    le ntc08 hanno basato il calcolo di tutti i parametri essenziali per l'analisi sismica sulle coordinate geografiche del sito di costruzione, da assumere come dato di partenza.

    quello che hanno dimenticato di dire espressamente è che le coordinate attese nelle formule proposte devono essere espresse nel sistema ED50.

    in realtà è molto più facile disporre di coordinate WGS84 ma, ovviamente, introducendo quelle nel calcolo il risultato è sbagliato.

    non discuto se l'errore sia piccolo, accettabile o trascurabile, è sbagliato in linea di principio. punto.

    in giro si legge di programmi per la conversione di coordinate geografiche, quali traspunto, cartlab ed altri, più o meno gratuiti o (il che è lo stesso) più o meno a pagamento.

    purtroppo io sono ancorato al buon vecchio excel, per cui cercando un po' ho trovato su un sito norvegese questo file che vi allego, che però opera solo la trasformazione da ED50 in WGS84. non ho mai voluto perdere tempo ad invertire le formule, quindi procedo per tentativi, introducendo coordinate che poi vado a raffinare.

    spero vi sia utile, se non ne avete già uno.

    nota: scrivo in frigidarium per aprire una discussione in merito, altrimenti avrei semplicemente postato il file in ophoroteca :)
  5. .
    CITAZIONE (afazio @ 26/1/2013, 13:12) 
    Portaci chiarimenti poichè proprio questo fatto ci ha indotto ad introdurre un nuovo coefficiente che io ho chiamato A4 ed è diverso da zero in una sola delle teorie che abbiamo esaminato.

    nessun bisogno di introdurre nuovi coefficienti, ho chiuso il capitolo e posto qui la nuova rel. del manuale.

    Edited by reversi - 26/1/2013, 16:26
  6. .
    ok, grazie per la spiegazione.
    ho pronta una nuova rev. del manuale.
    c'è tanta carne al fuoco su hansen, quindi mi aspetto parecchie osservazioni. altrimenti ciccia e vado avanti.
  7. .
    altra cosa su califfo. just my opinion.

    ultima colonna in basso a destra, sotto ai valori delle dimensioni efficaci.
    c'è un termine Nlim per indicare il carico limite.

    io lì, con lo stesso significato, ci metterei Qlim perché, a mio modo di vedere, N è lo sforzo normale, quindi una sollecitazione, che ha lo stesso valore e le stesse dimensioni del carico, ma non è il carico.

    se proprio vogliamo essere pignoli, Qlim contiene in sé anche il peso proprio della fondazione, Nlim invece no.

    Edited by reversi - 11/1/2013, 16:26
187 replies since 5/1/2013
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