Il Bar dell'Ingegneria

Posts written by reversi

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    CITAZIONE (afazio @ 9/1/2013, 11:55) 
    Assumendo questo sviluppo angolare della spirale abbiamo i seguenti dati:

    anomalia iniziale: θo=φ (ipotesi posta da Terzaghi)
    raggio iniziale: ro = B/[2*cos(φ)]
    sviluppo angolare: ∆θ = 3*pi/4-φ/2
    anomalia finale: θ1= 3*pi/4+φ/2

    equazione della spirale:

    r= B/[2*cos(φ)]*EXP[θ*tan(φ)]

    nel manuale ho fatto un piccolo errore, inserendo un simbolo per un altro.
    il raggio iniziale della spirale è ro = B/2*cos(alpha), dove alpha è l'angolo alla base del trianglo di spinta attiva.
    nel caso di terzaghi l'errore non è evidente perché alpha = phi, per tutti gli altri invece alpha = 45° - phi/2.

    tutto ciò deriva da semplici considerazioni trigonometriche sul triangolo rettangolo costituito dalla metà del triangolo isoscele di spinta attiva: ro*cos(alpha) = B/2

    aggiungo inoltre che per terzaghi ed hansen la superficie di rottura si ferma alla quota del piano di posa perché il terreno sovrastante viene sostituito da un sovraccarico agente.

    il solo meyerhof fa proseguire la superficie di rottura anche entro il terreno sovrastante il piano di posa.

    questo è uno dei motivi per cui terzaghi sottostima la capacità portante.
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    altra osservazione in merito alla presenza di due pulsanti radio chiamati hansen e brinch-hansen.

    approfondendo la questione, ho trovato che la formulazione di brinch-hansen (1970) costituisce una revisione e miglioramento di 2 sue precedenti tentativi di elaborare una teoria generale, rispettivamente del 1957 e del 1961.
    pertanto, alla luce di ciò, visto che lo stesso brinch-hansen ha ritenuto di revisionare tali tentativi precedenti, suggerirei di eliminare il pulsante chiamato hansen e lasciare il solo chiamato brinch-hansen, cui corrisponderà la formulazione del 1970.

    stesso discorso (che finora non è emerso, ma qui lo faccio a scopo preventivo) la formulazione di meyerhof (1963) costituisce una revisione di una sua precedente formulazione del 1951, limitatamente ad una migliore espressione dei coefficienti correttivi per cui, se nell'ambito dei vari contributi dovessero emergere tali coefficienti, si sappia che vanno scartati perchè lo stesso autore così ha ritenuto.
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    avendo iniziato a scrivere il manuale di califfo, ad una prima occhiata un po' più approfondita al programma, suggerirei di trasformare il pulsante radio "maugeri e novità" in una casella box selezionabile o meno, da porre in fondo alla maschera.

    in tal modo diventa possibile calcolare la cap. port. statica di ciascuna teoria e (magari nello stesso output, se si preferisce) la cap. port. sismica relativa a quella teoria, introducendo nei computi, con la selezione della box, i coefficienti sismici che competono a ciascun termine.

    ciò consentirebbe inoltre di calcolare la cap. port. sismica anche con altre teorie (es. cascone e motta) con l'aggiunta di ulteriori caselle box (anzi, in questo caso diventerebbero pulsanti radio perché l'uno dovrebbe escludere l'altro).
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    CITAZIONE (afazio @ 5/1/2013, 22:59) 
    Grazie per il Das, ma io vedo scritto in copertina Braja M. Das. Non dirmi che trattasi di un nomignolo dello stesso nome?
    Cosa sarebbe sto Braja allora?

    molto semplicemente: braja è il nome (first name), m. è il middle name, das è il cognome.

    inoltre, quando mi riferivo alla asserita esatta formulazione di ennegamma, intendevo quello che c'è scritto in fondo a questa pagina:
    www.eng.ox.ac.uk/civil/people/cmm/
    e ai due file (.xls e .pdf) da lì scaricabili.
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    bravo afazio!
    capisci ora perché ti ho mandato il das (e non il braja ;)?

    in effetti prandtl (1920) e reissner (1924) hanno determinato i 2/3 dei termini che compaiono nella formula trinomia, molto prima di terzaghi (1943). l'unico termine su cui c'è disaccordo è solo ennegamma (oltre, ovviamente, ai fattori correttivi che figurano o meno nelle formulazioni a seconda delle ipotesi assunte).

    aggiungiamo anche che è ormai consolidato, nel mondo accademico, il fatto che la formulazione di terzaghi sottostima la capacità portante per cui molto raramente vi si ricorre, preferendo meyerhof (1963) o brinch-hansen (1970). pare invece che vesic (1973) la sovrastimi.

    consiglierei anche di cercare su internet il programma abc, acronimo di analisys of bearing capacity, di chris martin per scoprire una asserita formulazione esatta di ennegamma.
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    CITAZIONE (zax2013 @ 5/1/2013, 14:52) 
    Ciao Reversi, benvenuto in questo forum.
    ...
    L'esperienza mi ha fatto osservare che utenti partiti a razzo, con tanta voglia di fare e dire, sono spesso quelli che prima di altri finiscono il 'carburante'.

    tranquillo, sono abbastanza navigato.

    per il manuale, intendo un documento .pdf da distribuire con il programma. il .doc sarà disponibile a coloro che vogliono contribuire a scriverlo.

    naturalmente, conosco la complessità di quello che dico di voler fare. il fatto è che servirebbe soprattutto a me, perché con l'età la memoria mi sta abbandonando.

    infine, vi assicuro che brinch-hansen è una sola persona. da qualche parte ho la traduzione del suo articolo originale in spagnolo che spero di ritrovare e postare. magari può essere anche reperito in rete.
  7. .
    seguo con attenzione gli sviluppi del programma, e pongo perciò una domanda aperta.
    credo non siano state ancora implementate le dimensioni efficaci della fondazione (la riduzione di b ed l a b' ed l' per effetto dell'eccentricità del carico) per cui il problema si porrà a breve.

    tali riduzioni per effetto dell'eccentricità si riflettono sullo "shape factor", vale a dire il coefficiente sc, sq ed sg dei corrispondenti termini di capacità portante.

    faccio riferimento all'eurocodice 7 e solo al primo di questi (tanto il problema è lo stesso anche per gli altri), secondo cui:

    sc = 1 + 0,2(B'/L') per forma rettangolare;
    sc = 1,2 per forma quadrata o circolare.

    a prima vista, sembra che le due formulazioni siano equivalenti perché se la forma è quadrata o circolare (riferendosi a due diametri ortogonali) introducendo i valori di B' ed L' nella prima delle due ci si riduce alla seconda.

    nella pratica, al di là del caso generale, si può però ricadere in uno di questi due casi particolari.

    caso 1)

    una fondazione rettangolare per geometria, per particolari combinazioni di M ed N (ce ne sono infinite), si riduce ad una fondazione quadrata perché B' = L'.
    in questo caso, poco male perché qualunque formulazione si usi lo shape factor sarà 1,2.

    caso 2)

    una fondazione quadrata per geometria, tranne particolari combinazioni di M ed N, sarà sempre rettangolare ai fini del calcolo perché in generale B' sarà diverso da L'.
    in questo caso, lo shape factor è comunque 1,2 o sarà quello che deriva dall'applicazione della prima espressione?

    a mio avviso, nel secondo caso sc (ed analogamente sq ed sg) vale sempre e comunque 1,2 altrimenti la seconda condizione dell'eurocodice non avrebbe motivo di esistere, potendosi limitare solo alla prima che, nei casi notevoli, si riduce alla seconda.

    se così è, in sede di scrittura di un programma o di un foglio di calcolo, la fortissima tentazione di utilizzare una sola formulazione deve essere tenuta adeguatamente a freno e devono essere previsti a monte opportuni check sulla forma della fondazione.
  8. .
    vedo nel programma 2 opzioni: hansen e brinch-hansen.

    in realtà non esiste un hansen disgiunto da brinch (l'intero cognome è infatti brinch-hansen e si tratta di una sola persona) per cui proporrei di distinguere tali 2 opzioni con l'inserimento della data in cui è stata presentata la teoria utilizzata nel calcolo: brinch-hansen (197x) e brinch-hansen (197y).

    mi piacerebbe inoltre scrivere il manuale teorico del programma (ovviamente con il contributo di tutti) intendendo cioè non il manuale d'uso, ma il manuale in cui sono esplicitate le formule e le assunzioni di ciascuna teoria.

    se siete d'accordo, io lo comincerei e poi via via passerei a sottoporlo al forum.

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    aggiunta successiva
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    un'altra opzione riporta il nome di ec7.
    se però oggi si acquista l'eurocodice 7 dall'uni, il documento riporta "versione italiana del maggio 2009" in quanto esso incorpora l'errata corrige del febbraio 2009.
    in tal caso, si dovrebbe decidere se fare riferimento alla versione inglese (e quindi l'opzione diventerebbe "en 1997-1:2004") oppure alla versione italiana (e quindi l'opzione diventerebbe "uni en 1997-1:2009). propendo per la seconda in modo che l'utilizzatore italiano sappia che il programma implementa l'ultima versione della norma che intende usare.

    relativamente alle formule di capacità portante, mi riservo di verificare ed informarvi a breve se siano le stesse disponendo sia della versione inglese 2004 che di quella italiana 2009.

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    ulteriore aggiunta
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    visto che ancora nessuno ha postato in questo thread, continuo qui.

    ho appena verificato che le formule dell'eurocodice 7 per il calcolo della capacità portante (riportate nell'appendice d) sono identiche sia nella versione inglese più recente, che in quella italiana, più datata.

    inoltre, ho verificato che l'eurocodice 7 più recente in mio possesso è quello inglese pubblicato dall'uni, che riporta la dicitura "corretta il 26 gennaio 2011" e supera pertanto, come pubblicazione, la versione italiana del maggio 2009.

    Edited by reversi - 5/1/2013, 14:18
3233 replies since 5/1/2013
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