Il Bar dell'Ingegneria

Approfittando di Ruy - Norme Brasiliane

Cemento armato ordinario e precompresso

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  1. _automa_
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    CITAZIONE (zax2013 @ 21/5/2015, 19:33) 
    Circa gli uncini dovrebbero essere tutti ritorti a 135°, ma effetti nella foto pare che alcuni di essi siano stati fatti saltare.

    la mia nota sulle staffe a 4 bracci in unica girata era per evidenziare a Salvatore che in effetti quella staffa potrebbe comunque essere ben ancorata anche senza uncino, questa è la sequenza di piegatura delle "mie" staffe a 4 bracci e finisce esattamente come quella. ritengo che una staffa cosi' non puo' aprirsi anche senza uncini, che fanno sempre impaccio specialmente in sezioni molto armate

    Cattura

    CITAZIONE (zax2013 @ 21/5/2015, 19:33) 
    Circa le elucubrazioni sui quantitativi minimi di armatura ecc. dobbiamo prima metterci d'accordo su come 'battezzare' quel nodo da un punto di vista della normativa italiana.
    Suggerisco prima di andare avanti la lettura del paragrafo 7.4.5.2 e dei sottopunti a), b) e c) del 7.4.5.2.1 del D.M. 14/01/2008

    Siamo d'accordo sul fatto che se siamo in fondazione è un nodo di tipo B o di tipo C?
    E se fosse di tipo C ti accolleresti di affermare che ha le necessarie risorse di duttilità?
    Io la battezzerei di tipo B

    se invece siamo in una connessione pilastro-pilastro direi di tipo A specialmente se la posizione del giunto è scelta opportunamente (per opportunamente intendo a prova di burocrazia, ovvero lontano dai nodi travi-pilastro)
     
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    Automa, a me hanno cercato di 'venderla' come tipo C. Ma senza prove.
     
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  3. _automa_
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    CITAZIONE (zax2013 @ 21/5/2015, 22:17) 
    Automa, a me hanno cercato di 'venderla' come tipo C. Ma senza prove.

    Cattura

    eppure la norma parla chiaro
     
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    La prima ed ultima volta che utilizzai le scarpette (non erano le Peikko), senza l'ausilio delle barre normali e delle guaine, fu ad inizio 2010. Diciamo prime esperienze con il DM2008 (entrato realmente in vigore nel luglio 2009), e con questo specifico 'oggetto'. Me le trovai davanti come progettista pur senza averle nè previste, nè desiderate, e non riuscendo a convincere il committente a desistere (l'appeal, per me incomprensibile è il minore quantitativo di scavo - come se questo fosse un bene in assoluto, e la possibilità di fare un plinto semplicemente parallelepipedo e senza bicchiere - come se fosse una complicazione assurda fare un bicchiere). E' possibile che oggi io abbia una differente visione della cosa......

    A parte la difficoltà nel far tornare le verifiche, così come intendevo io portarle avanti, rimasi meravigliato di come anche il tecnico del fornitore puntava bellamente alla mia ignoranza per far passare 'con sconto' il prodotto.

    Dovetti fare più una telefonata con norma alla mano per cercare di convincere il mio interlocutore che ciò che mi proponeva non funzionava, nè aveva alcun 'battesimo' normativo.
    Infine, nel tentativo di uscirsene mi propose la lettura dell'ultimo comma del paragrafo 7.4.5.1:

    Il fattore q deve essere ridotto del 50% nel caso in cui i collegamenti non rispettino le indicazioni
    riportate nel § 7.4.5.2 e non può assumere un valore maggiore di 1,5 per strutture che non rispettino
    le indicazioni riportate nel § 7.4.5.3.


    Ovviamente, essendo una persona educata..... non misi giù il telefono.
     
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  5. _automa_
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    mi fa piacere che la pensiamo allo stesso modo, diciamo che s ti trovi in un terreno buono, come spesso accade dalle mie parti dove si trova roccia, la possibilità di scavare di meno puo' effettivamente diventare economicamente importante, se il piano di posa deve comunque essere a 1,5-1,6 metri non vale proprio la pena, proprio di recente mi è capitato un caso del genere dove mi chiedevano la connessione a scarpette per poter fare un plinto di 70 cm , ma il piano di posa era a 1,60. E' stato facile in questo caso far desistere.

    In piu' con la nuova norma quando il pilastro comincia a essere di dimensioni superiori a 70 cm seguendo le prescrizioni per i collegamenti di tipo B l'armatura del bicchiere viene veramente inutilmente esagerata spesso ai limiti del'impossibilità realizzativa. Se sistemi del genere venissero testati adeguatamente potrebbero sicuramente essere competitivi.

    ps: ancora mi scappa la frase "nuova norma" ...
     
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    utente bannato dal bar il 07/12/2016

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    aut, quella staffa non può aprirsi, che è il fine della "nuova norma".
    ma dove sei avete la macchina che riesce a farla così? (a piegare un solo tondo in quel modo?).
    qualche cretino può obiettare che mancano i risvolti a 45°...

    se in quella foto di zax hanno tranciato i risvolti in pratica tutta quella parete non è staffata...

    P.S. Per quelle dimensioni (90*90) e con quei ferri longitudinali fi 32 e fi 40, mettere staffe fi 12 è un diametro minimo (proporzionato ai longitudinali).
     
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  7. RUYTGUERRA
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    A distinção entre a flambagem que segue a equação de Eüler – chamada de Flambagem Elástica – e a que não segue – chamada de Flambagem Inelástica.

    A flambagem elástica segue a equação de Eüler, já a flambagem inelástica segue outro padrão de comportamento.

    O padrão de comportamento da flambagem inelástica é muito dependente do material e os resultados possuem uma grande dispersão.

    Algumas equações de aproximação são usadas para traduzir este comportamento.

    Vejamos um estudo de limite inferior para a fórmula de Euller.

    limite%2Binferior%2BEuller

    Para a fase inelástica uma aproximação importante foi feita por Telêmaco V. Langendonck, que propõe o comportamento como sendo uma parábola com vértice na tensão limite de escoamento (Sigmae). Alguns paises tem suas normas estabelecendo estas tensões para a fase inelástica.

    A equação proposta por Telêmaco, para uma barra com um índice de esbeltez menor que limite é:

    tel%25C3%25AAmaco

    Tem validade estas fórmulas para ser refeita a planilha que foi publicada??

    A bibliografia pode ser vista abaixo e no anexo
    [URL=http://cursos.unisanta.br/mecanica/ciclo6/flambagem-compressao.pdf]

    Quanto aos pilares Zax2013 e Afazio publicaram fotos com esclarecimentos que explicam de maneira muito simples o sistema Italiano. Afazio forneceu um link para baixar o programa de desenho, vou estudar este programa.

    Não teria a coragem de fazer uma ligação em quatro cantos como propõe a Peikko. O sistema Italiano aparafusando e colocando as barras transpassando é muito mais seguro e prático. Vou simular em uma obra este conceito do sistema Italiano e divulgarei a todos.

    Edited by RUYTGUERRA - 23/5/2015, 01:50
    File Allegato
    Resistencia_dos_Materiais_Flambagem.doc
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  8. _automa_
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    CITAZIONE (Salvatore B. @ 23/5/2015, 00:57) 
    ma dove sei avete la macchina che riesce a farla così? (a piegare un solo tondo in quel modo?).

    ovviamente si, non è nemmeno la forma piu' strana che facciamo
     
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    CITAZIONE (_automa_ @ 23/5/2015, 12:19) 
    CITAZIONE (Salvatore B. @ 23/5/2015, 00:57) 
    ma dove sei avete la macchina che riesce a farla così? (a piegare un solo tondo in quel modo?).

    ovviamente si, non è nemmeno la forma piu' strana che facciamo

    ovviamente si. Qualche cretino potrebbe obiettare.
     
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    in riferimento alla tecnica di costruzione di pilastri prefabbricati multipiano suggerita da Ruy, segnalo questo documento trovato in rete, che tratta della instabilizzazione delle barre di armatura compresse, che potrebbe chiarire meglio il comportamento del nodo in funzione del fattore di snellezza adottato.

    CITAZIONE
    COMPORTAMENTO
    SPERIMENTALE E
    MODELLAZIONE NUMERICA DI
    BARRE DI ARMATURA LISCE
    COMPRESSE
    EDOARDO COSENZA, Università di Napoli Federico II
    ANDREA PROTA, Università di Napoli Federico II

    https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&es....93990622,d.bGQ
     
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    Vi sono diverse formulazioni sviluppate da diversi autori che tengono conto della plasticizzazione del materiale che permettono di valutare il carico limite di instabilizzazione per snellezze inferiori alla snellezza critica.
    Nel --> foglio <-- che pubblico ho messo in cella la formula di Tetamajer, che prevede un raccordo lineare per valori di λ<λp (λp=snellezza limite di proporzionalità) e la formula di Johnsson che prevede un raccordo parabolico per valori di λ<λT (in cui λT = snellezza di transizione).

    4Gqt8qJ

    1qIWdyI

    Sarebbe possibile incorporare anche altre teorie.

    Come al solito le celle di input sono quelle con sfondo verde. Scegliere dalla casella a discesa il raccordo che si desidera.

    La differenza tra il raccordo di Tetmajer e quello di Johnsson oltre alla diversa forma (lineare contro parabola) consiste anche in un diverso limite di snellezza al di sotto della quale si applica il raccordo. Nel caso di Tetmajer questa coincide con la snellezza critica al limite della tensione di proporzionalità mentre nel caso di Johnssson coincide con la snellezza per la quale si ha la tangenza tra l'iperbole di Eulero e la parabola di Johnsson. Tale snellezza viene detta anche "snellezza di transizione".

    Edited by afazio - 23/5/2015, 17:37
     
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    Se riscaricate il file lo troverete nella sua versione 2.0 aggiornata.
    Ho inserito anche la formula di Telemaco Langendonck riportata da RuyGuerra.

    jVGtaj1

    Non avendo cercato documenti con la formulazione di Telemaco, per adesso ho semplicemente riportato la formula che ha scritto Ruy ed ho assunto che la parabola di Telemaco sia valida per snellezze λ minori della snellezza critica di proporzionalità.

    P.S.: Aggiornata la versione. Corretto un errore.
    Appena trovo un po' di tempo esplicito le formule implementate nel foglio.

    Edited by afazio - 23/5/2015, 18:10
     
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    CITAZIONE (GRANDE dei GRANDI dei PIU' GRANDI utente @ 23/5/2015, 12:34) 
    CITAZIONE (_automa_ @ 23/5/2015, 12:19) 
    ovviamente si, non è nemmeno la forma piu' strana che facciamo

    ovviamente si. Qualche cretino potrebbe obiettare.

    di sicuro l'ing. che l'ha progettata si sposta sempre con tre carriole spinte da quattro operai forzuti di chissà quale tuo comune.
    bravo il progettista (della macchina). ma forse è nulla per le industrie meccaniche.

    GRANDE utente, per stasera evito di mostrarti nel tuo 'moto perpetuo' l'ultimo 'fumetto' che ho avuto via mail dai miei 3 amici per non togliere evidenza in home page alle belle "storie matematiche".
     
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    Nella nuova versione del foglio per la stabilità di tondini in acciaio trovate anche il metodo che segue i dettami di EC3 (e DM2008)

    Eulero v_03

    Notate che la curva adimensionalizzata assomiglia alla curva di Eulero con raccordo Johnsson.
    Notate anche che il carico critico determinato con la formulazione Eulero-Johnsson non è affetto da alcun coefficiente di sicurezza mentre quello determinato secondo EC3 è affetto dal coefficiente γM1=1.05.

    Volendo paragonare i due valori occorre dividere il primo per γM1=1.05 ottenendo:

    Pcrit = 175.60/1.05 = 167.24 kN per Eulero-Johnsson
    Nb.Rd = 163.20 kN secondo EC3 - DM2008
    Attached Image
    ECEuler

     
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    Nuova versione fresca fresca in cui ho corretto qualche riferimento della tabella con la verifica secondo EC che si intrecciava con quella con verifica Eulero-Raccordi ed ho aggiunto il grafico σ-λ non adimensionalizzato che permette una rapida visione delle tensioni ricavate nelle due tabelle.


    Eulero v_04
    Attached Image
    Diagramm

     
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