Prendendo spunto da uno scambio in agorà, apro questo topic scaramantico. Prima o poi a tutti ci tocca morire.
Anche Pirandello si era posto la domanda: cosa avverrà dopo? Ha voluto quindi lasciare un testamento che forse tutti conoscono.
Il testamento di Luigi Pirandello
Mie ultime volontà da rispettare
I. Sia lasciata passare in silenzio la mia morte. Agli amici, ai nemici preghiera non che di parlarne sui giornali, ma di non farne pur cenno. Né annunzi né partecipazioni.
II. Morto, non mi si vesta. Mi s'avvolga, nudo, in un lenzuolo. E niente fiori sul letto e nessun cero acceso.
III. Carro d'infima classe, quello dei poveri. Nudo. E nessuno m'accompagni, né parenti né amici. Il carro, il cavallo, il cocchiere e basta.
IV. Bruciatemi. E il mio corpo, appena arso, sia lasciato disperdere, perché niente, neppure la cenere, vorrei avanzasse di me. Ma se questo non si può fare sia l'urna cineraria portata in Sicilia e murata in qualche rozza pietra della campagna di Girgenti, dove nacqui.
Luigi Pirandello
Noi, ciascuno per se, quale testamento vorremmo lasciare?