Il Bar dell'Ingegneria

Votes taken by Salvatore A.

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    io gli esecutivi degli impalcati li facevo (sono anni che non faccio una pratica al GC) sempre in sala 1:100. se il disegno da stampare come 1:100 non entrava in un A4, lo stampavo in un A3.
    in scala 1:50 (ma anche in scala 1:100) solo per rendere chiara la sezione della scala e i dettagli costruttivi.
    la distinta delle travi e dei pilastri in scala un po' maggiore di 1:100, e anche fuori scala, ma tale che entrino in un A4, il tutto quotato in ogni parte.
    applico i principio di fare entrare ogni disegno in un A4 (eventuali fogli in A3 li piego), che rilegavo con adeguati punti metallici unitamente agli elaborati di calcolo e agli disegni architettonici che stampavo pure in A4.

    alla fine potrà sembrare strano, ma così è.
    fare le copie di A4 (o di qualche A3) per le esigenze del cantiere è immediato.

    più grande è stampato un disegno, meno immediata diventa la sua lettura.

    (per certi miei "clienti" particolari un consiglio: astenersi perditempo).
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    CITAZIONE (zax2013 @ 15/6/2023, 11:49) 
    La soluzione? O aumenti il copriferro a 3.5 cm, oppure aggiungi una ulteriore barra sul lato lungo.
    Se non fai una di queste 2 cose non sei rispettoso della norma.

    aumentando un po' il copriferro e poi contando i millimetri (contandoli più volte) può arrivare a un disegno rispettoso della prescrizione.
    ma trattandosi di lavorazioni che non appartengono alla meccanica di precisione, il disegno rimarrà perfetto, ma nella realtà una distanza sarà 21 e l'altra 19.
    per non stare a "tormentarsi" sui millimetri del disegno e su quelli reali, si inserisce una barra in più e buonanotte per tutti.
    la teoria è sempre importante, ma va accompagnata dalla praticità, almeno per rimanere vivi senza tormenti.
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    bei tempi essere alle prime armi, che poi vuol dire combattere contro l'imbranamento.
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    CITAZIONE (Fred15 @ 14/6/2023, 20:18) 
    Giusto, ma perché su libri viene misurata a partire da asse asse ferri (mi riferisco alla distanza)

    indica i libri.

    non è che i libri sono tutti rigorosi.

    occorre vedere le figure di EC2 e le figure nell'Angotti + 3.

    Alex drake non è tipo che dica una cosa per "distrazione".
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    sarebbe più corretto?
    dipende, sia da un punto di vista pratico (anche per la più facilità del montaggio), sia se vuoi non disturbare il flusso delle tensioni principali da un elementino ad un altro.
    dipende da te.
    e anche se fosse 30x60 o 30x120.
    più o meno.
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    È un po' deprimente...

    quando metti mano sull'usato (in edilizia, non negli oggetti d'arte o nei gioielli), è tutto deprimente...
    i primi deprimenti sono i vari interlocutori.
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    ahhh,
    allora, senza scherzare, ovviamente, siamo in tre a pensare la stessa cosa.
    (te + il sincaco + io = 1 + 1 + 1 = 3)
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    CITAZIONE (Jagermeister @ 7/1/2021, 15:47) 
    Però c'è bisogno che spieghi meglio cosa hai scritto :ph34r:

    buona fortuna
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    A me non è mai successo di rispondere a sconosciuti in questa maniera.

    non è ancora accaduto, ma se qui o altrove qualcuno ti rispondesse "ci hai scassato la minchia" come reagisresti? non è che anche tu hai studiato nei salesiani?

    Però ahimè i post sono liberi.

    appunto, scrivi, chiedi, leggiti le risposte e vedi cosa puoi prendere di utile, e passa avanti.
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    oggi è difficle che uno studio prenda un neolaureato agratis (anche perché non c'è lavoro, ma non solo perché non c'è lavoro),
    e se si sono perse amicizie e conoscenze, si rimane professionalmente isolati, chiusi a casa.

    navier, cerca di capire che in certi luoghi la storia del lei è cosa dell'età della pietra.
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    non spegneranno nulla..., già da diverse ore,
    da quando i TG danno la notizia che sono decisi a spegnere tutto,
    già da diverse ore vedo che da domani ci saranno operai e Polizia e Carabinieri comandati dalla politica a presidiare e ad arrestare chi dovesse agire in operazioni contro la regolare continuazione dell'attività.

    è una situazione molto drammatica, e non solo per i posti di lavoro, ma per l'intera economia mondiale dell'acciaio.

    fermo restando che non è meno drammatico il problema della salute di chi lì vive.

    certo, a favore di mittal remano certe teste di pompa dei 5SS e quelle teste perse dei leader ciarlatani e urlatori inutili dell'opposizione.

    ma perché mi faccio coinvolgere emotivamente troppo?
    colpa mia.
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    CITAZIONE (lisa_camayana @ 12/7/2019, 12:53) 

    grazie lisa, sempre number one.

    se provi ad andare a ritroso,
    potresti scoprire che forse il problema fu risolto (analiticamente) dal solito Eulero.

    andando a memoria, ricordo che il problema è spiegato per risolvere la costruzione degli archi senza l'ausilio di centine.
    in questo furono bravi, prima di eulero, i romanici e poi i gotici.
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    @reversi,
    potevi dirlo prima che era stata rilasciata concessione.
    prima, con la storia che dicevi "vogliono che il cis sia depositato al GC", il discorso camminava come se la pratica non fosse stata definita.
    comunque, l'ho scritto anche in chat, quello è un povero folle.
    anch'io ho predisposto ordinanze sindacali negli anni '90. a quello gli pare che basta scrivere quell'ordinanza e - secondo lui - sana un "orrore amministrativo".
    di sicuro non hai mai fatto lavoro in comune all'interno, né come ing. né come assessore.
    al più quel folle potrebbe proporre l'inizio del procedimento di annullamento dell'atto amministrativo, ma ti assicuro che è una strada solo in salita per lui.
    di sicuro, inoltre, il segretario comunale è all'oscuro della storia, che c'è concessione in sanatoria con regolare cis agli atti.

    non sottovalutare quell'esposto che ho riportato prima, è l'unica cosa che all'istante lo può mettere al tappeto per sempre.
    qua la storia non è all'interno della cazzata "struttura mista sì" o "struttura mista no".
    la storia è un'altra, cioè, se non lo hai capito, hai a che fare con un folle al quale non potrai fare capire - mai cosa possa essere misto o non misto.
    non portarla sul piano tecnico, perché la gente (sindaco, assessori, etc.) di default partono dando ragione a quel folle, perché è il capo tecnico.
    di solito il tecnico di parte viene visto come quello che vuole imbrogliare per portare vantaggi al cliente, contro quello che "vuole fare rispettare la legge".

    un umile consiglio (che vale per ogni genere di relazione): più scrivi, più dai modo al nemico di estrapolare frasi che utilizzerà per ingigantire le sue folli ragioni. in pratica, più si scrive, più si foraggia (favorisce) l'avversario a (s)ragionare.

    comunque, per chi volesse farsi le ossa, come ho consigliato a qualche amico, che ne è rimasto soddisfatto, vi invito a procurarvi il "diritto urbanistico" di Aldo Fiale.
    di questo testo esiste una versione molto soft (che è on suntino), occorre la versione hard.
    anche se trovaste una vecchia edizione seconda metà anni '90 come la mia, va benissimo lo stesso (vi è tutta la riforma del diritto amministrativo...).
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    a questo punto, prendendo come base l'art 25 del decreto del 1939, ho capito perché esistevano e perché - poi - quei solai senza soletta sono "scomparsi" nelle nuove costruzioni.
    ho operato con il decreto del 1985, che conoscevo bene, e molto probabilmente ho operato anche con il decreto precedente a quello del 1985 (se lo usavo; dovrei andare a rivedere carte ferme da decenni).
    ebbene, nel decreto del 1985, ed anche in quello del 1992, ed anche in quello del 1996 (e credo anche in quelli precedenti al 1985), erano contemplati solai senza soletta (l’ho riletto ora), ma la prescrizione sull’area normale effettiva del laterizio è talmente pesante, che li fece scomparire.
    l’art. 25 del decreto del 1939 parla genericamente di robustezza del laterizio, e da qui scaturisce la serie di idee personalizzate da varie ditte e vari ingegneri come quelle dei sistemi SAP o SAPAL.
    Non vado a vedere, perché non ho interesse, sotto quali condizioni NTC 2008 possano ammettere solai senza soletta.

    Non lo so sui solai.....certamente una riduzione della tensione di compressione ammissibile per getti inferiori ai 5 cm.
    il decreto del 1985 prescriveva soletta minima di 4 cm.
    dava la formula della tensione ammissibile per solette pari o maggiori a 5 cm e diceva che nel caso di soletta minore di 5 cm, la tensione ammissibile precedentemente data per s=5 cm, andava ridotta al 70% (una specie di precauzione contro l'instabilità da lastra nella striminzita soletta).

    @ Jagermeister: anche in chi ci ha operato per anni sovvengono “serie” difficoltà nel ricordare e ri-capire come si ragionava un tempo.
    Si capisce, quindi, quanto molto deve sudare chi è acerbo e deve imbottirsi principalmente di stati limite.
    Per la riduzione della tensione ammissibile per soletta < di 5 cm vedi 3.1.3 del decreto del 27/07/1985 oppure 3.1.3 (stesso numero 3.1.3) del decreto del 16/01/1992.

    Il decreto del 16/01/1992 è l’ultimo a normare il metodo delle TA.
    E’ simpatico notare che l’art. 25 del decreto del 1939 la luce la chiama “portata”. Qua qualcuno la luce la chiama anche “freccia” o “stesa” o “gittata”.
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    se può servire, racconto la mia storia.
    premetto che non bisogna pensare che quei solai siano scomparsi a causa della sopravvenuta "tenuta in conto delle forze orizzontali".
    a scuola, nell'epoca in cui l'unica religione conosciuta erano le TA, mi insegnarono che per sfruttare al massimo il materiale c.a. era di realizzare una sezione a T. tanto - ovviamente - è assodato per momento positivo, mentre per momento negativo occorrerebbe invertire la T, cosa non praticabile, se non in strutture che non siano i banali solai laterocementizi.
    nelle zone in cui ho operato era ed è inimmaginabile trovare un solaio senza soletta in c.a..
    solo verso la fine del 2011 - e perché avevo iniziato a frequentare il forum - scopro che in certe zone d'Italia erano stati praticati solai senza sezione a T, senza soletta (qua detta caldana).
    la faccenda mi sconvolse un po'.
    difatti gli effetti dannosi, con il passare del tempo, di questi solai senza soletta, pian piano sono venuti fuori.
    la soletta di 4 o 5 cm contribuisce parecchio a far aumentare quello che in gergo chiamavano "peso morto", peso che se si poteva evitare avrebbe reso la struttura principale (travi e pilastri) più leggera, cioè, a parità di coefficiente di sicurezza, più economica.
    l'economicità, a parità di sicurezza è stata sempre la fissa dell'Ingegneria strutturale.
    In pratica, e concludo, in quel periodo si è attivato un meccanismo che faceva pensare in tanti che quei solai senza soletta potevano funzionare bene staticamente, con il grosso vantaggio economico che ne derivava dal minor peso nella struttura principale.
    (non si dimentichi che in quel periodo si pensava solo per carichi di gravità; quindi non veniva neanche sfiorata l'idea che la caldana di 4-5 cm potesse avere la funzione di ripartire le forze orizzontali a seguito di sisma. difatti i telai venivano orditi "piani", cioè, le travi venivano erano messe solo dove dovevano sostenere i solai).
30 replies since 29/7/2012
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