Il Bar dell'Ingegneria

saette come controventi

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    Salve, gentilmente un vostro parere. Su delle schede di un noto prodottore di materiali per uso legno, ho trovato l'immagine che allego. Mi chiedevo se, in zona sismica e per strutture piccole ma cmq soggette a deposito, le saette inclinate agli angoli che collegano i pilastri con i falsi puntoni e con le travi di gronda, possono essere considerate come dei controventi? (la domanda è concettuale, al di là di una puntuale verifica strutturale degli elementi). Grazie a chi risponde.
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    Scopo del controvento?

    Per ridurre deformazioni?
    Oppure per scaricare gli elementi di un telaio dai momenti flettenti?

    Nel primo caso, visto che la deformazione orizzontale dipenderebbe dal cubo della altezza dei pilastri, i falsi puntoni di foto qualcosa, e forse anche più, fanno.
    La riduzione dei momenti, dipendendo dal quadrato dell'altezza dei pilastri, e quindi è meno marcata.
     
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    Penso di no, intanto per le dimensioni: collegano due punti troppo vicini, come fa a plasticizzare? In sostanza è come se "allargasse" il nodo.

    Come seconda cosa, la tipologia più vicina di controvento sarebbe quello a K perché scarica sulla colonna, quindi non è dissipativo: sicuro che ti convenga questa eventualità?

    Poi, penso che tali saette abbiano il solo scopo di diminuire la concentrazione delle sollecitazioni nel nodo e contemporaneamente diminuire l'inflessione della trave (che è il motivo per cui sono sempre state fatte le saette, vedi ad es. le capriate)

    Ma soprattutto, il compito principale di un controvento qual è? Quello di assorbire le eventuali azioni orizzontali, scaricando il telaio. Qui che cosa scarica? Mettendo il caso ideale che riesca a prendere la saetta tutta l'azione orizzontale, me la scarica in mezzo alla colonna, e quindi che cosa ho risolto?

    Penso quindi proprio di no...
     
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    utente bannato dal bar il 07/12/2016

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    la domanda è:
    CITAZIONE (Filippo Bencardino @ 19/1/2016, 11:32) 
    Mi chiedevo se, in zona sismica e per strutture piccole ma cmq soggette a deposito, le saette inclinate agli angoli che collegano i pilastri con i falsi puntoni e con le travi di gronda, possono essere considerate come dei controventi? (la domanda è concettuale, al di là di una puntuale verifica strutturale degli elementi).

    ed in chat gli ho risposto di sì.

    (p.s. non sono controventi canonici, ma svolgono la funzione di attenuare sforzi e deformazioni per forze orizzontali, quindi per strutture modeste possono essere risolutive (oltretutto non si ha il problema di avere tra i piedi il diagonale che dopo un po' qualche cretino toglierà di sicuro dopo aver dato dell'imbecille a chi lo ha fatto mettere)).
     
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    La domanda è sorta in funzione di quella foto postata, tratta da un catalogo.
    A mio modesto parere, questa struttura - se non consideriamo le saette come controventi idonei per la stabilità - la struttura nel complesso mi pare labile.
    Con riferimento agli schemi semplici che posto, se non consideriamo le saette i due telai (longitudinale e trasversale) risultano labili.

    Pertanto, se applichiamo una forza orizzontale in sommità del nodo pilastro trave (vento o sisma), sebbene nella direzione longitudinale per effetto della trave unica di gronda si potrebbero avere delle deformazioni tutto sommato contenute, come la mettiamo nella direzione trasversale? a mio parere, il collegamento tra trave di gronda e falso puntone (che mi pare sagomato orizzontale all'appoggio per ridurre l'effetto spingente) non è idoneo a rendere la struttura nel suo complesso stabile per forze orizzontali applicati in direzione trasversale. Confermate la mia teoria?
    Per questo motivo, mi chiedevo se quelle saette possono considerarsi dei controventi di piano.

    CITAZIONE (Salvatore A. @ 19/1/2016, 13:28) 
    la domanda è:
    CITAZIONE (Filippo Bencardino @ 19/1/2016, 11:32) 
    Mi chiedevo se, in zona sismica e per strutture piccole ma cmq soggette a deposito, le saette inclinate agli angoli che collegano i pilastri con i falsi puntoni e con le travi di gronda, possono essere considerate come dei controventi? (la domanda è concettuale, al di là di una puntuale verifica strutturale degli elementi).

    ed in chat gli ho risposto di sì.

    (p.s. non sono controventi canonici, ma svolgono la funzione di attenuare sforzi e deformazioni per forze orizzontali, quindi per strutture modeste possono essere risolutive (oltretutto non si ha il problema di avere tra i piedi il diagonale che dopo un po' qualche cretino toglierà di sicuro dopo aver dato dell'imbecille a chi lo ha fatto mettere)).

    Infatti, Condivido quanto dici (sia dal punto di vista ingegneristico che in pratica) :D
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    schemi statici

     
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    Beh tu hai chiesto se possono esser considerati controventi, con cui io intendo un sistema passivo di dissipazione delle forze orizzontali, ma se mi chiedi "posso inserirle nello schema di calcolo"? -> Allora la risposta cambia! Il fatto che non "dissipino" in maniera decente non vuol dire che non contribuiscano alla staticità.

    Poi a vedere quell'immagine, specie nel telaio longitudinale, la trave non è continua? Tu hai disegnato la trave di bordo come interrotta ed incernierata ad ogni colonna, ma a me dalla foto sembra un pezzo di legno unico... Poi io non me ne intendo di legno e quindi di che cosa convenga, ma penso sia più conveniente per quelle dimensioni utilizzare una trave unica, no? O è sopra i 12 metri?
     
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    filippo, quei nodi trave-pilastro della foto un vincolo di incastro parziale lo esplicano, cioè gli schemi che tu hai postato non sono tanto coerenti (non sono cerniere 'pure'). cioè, la struttura, anche se priva di saette, non è "immediatamente" labile.
    guardando la foto, in particolare il piede del pilastro, la connessione è un incastro cedevole in una direzione ed è completamente a cerniera nell'altra direzione. esistono appoggi metallici (pensati e nati per evitare acqua al legno) di piedi di pilastri più rigidi in entrambe le direzioni.
    comunque, se usi le saette, il nodo trave pilastro lo puoi considerare una cerniera 'pura' e il nodo saetta-trave e saetta-pilastro un incastro adeguatamente cedevole... (questa è una scelta di modellazione che deve fare il progettista, che deve essere quanto più coerente possibile con la realtà meccanica dei nodi e dell'insieme).
    insomma...

    p.s. le travi rette in lamellare arrivano anche a 18 metri (dal che il problema dei maggiori oneri per il trasposto). dipende che lunghezze ha il fornitore della zona. le strutture particolari (travi non rette) possono avere anche lunghezze maggiori dei 18 metri.
     
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    Grazie a tutti per le risposte, aiutano a riflettere.
    Buon proseguimento.
     
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    1557_1xg

    esempi.
    prima a sinistra: cerniera cedevole in una sola direzione del piede; piede libero nell'altra direzione;
    prima a destra: cerniera cedevole in entrambe le direzioni del piede (ma questa non è rialzata per l'umidità; occorre trovarla rialzata).
     
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    prima a sinistra: cerniera cedevole in una sola direzione del piede; piede libero nell'altra direzione;
    prima a destra: cerniera cedevole in entrambe le direzioni del piede (ma questa non è rialzata per l'umidità; occorre trovarla rialzata).
    [/QUOTE]

    Si Salvatore, in effetti per gli schemi statici che ho postato, quello del telaio longitudinale si deve rettificare però lo schema del telaio trasversale (nell'ipotesi che hanno adottato lo stesso collegamento e nella stessa disposizione longitudinale) ne risulterebbe una struttura labile.
    Ovvio allora concludere che alla base del 2° pilastro trasversale (che non si vede) ci sia una disposizione ortogonale di cerniera cedevole: il chè, sarebbe sufficiente a garantire la stabilità trasversale; e al quale si aggiungono i contributi delle saette.
     
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    Cmq a regola anche il telaio longitudinale se lo schematizzi con la trave continua sarebbe labile se non sbaglio (cerniere perfette), te lo dicevo solo per l'eventuale calcolo di predimensionamento per non avere sollecitazioni sballate.
     
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    CITAZIONE (Jagermeister @ 19/1/2016, 14:17) 
    Beh tu hai chiesto se possono esser considerati controventi, con cui io intendo un sistema passivo di dissipazione delle forze orizzontali, ma se mi chiedi "posso inserirle nello schema di calcolo"? -> Allora la risposta cambia! Il fatto che non "dissipino" in maniera decente non vuol dire che non contribuiscano alla staticità.

    Vero!Ho specificato meglio dopo cosa intendevo dire.

    Poi a vedere quell'immagine, specie nel telaio longitudinale, la trave non è continua? Tu hai disegnato la trave di bordo come interrotta ed incernierata ad ogni colonna, ma a me dalla foto sembra un pezzo di legno unico... Poi io non me ne intendo di legno e quindi di che cosa convenga, ma penso sia più conveniente per quelle dimensioni utilizzare una trave unica, no? O è sopra i 12 metri?

    In genere nella modellazione delle strutture in legno - a quanti molti dicono - conviene comunque modellare i nodi come cerniere, ma questo è un'altro discorso. Per ritornare al concetto di partenza, è vero cmq che lo schema statico longitudinale va rettificato, ma quello trasversale "forse" rimane giusto. Ed è qui che le saette "lavorano" meglio.
    Grazie per il contributo.
     
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    CITAZIONE (Salvatore A. @ 19/1/2016, 15:14) 
    ... cerniera cedevole in una sola direzione ...;
    ... cerniera cedevole in entrambe le direzioni del piede ...

    classico errore nell'esprimersi (al quale qualcun altro ha dato seguito).
    (sottointendendo che si sta a discutere di sole rotazioni) è l'incastro che è cedevole, non la cerniera.
     
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    CITAZIONE (Filippo Bencardino @ 19/1/2016, 15:44) 
    In genere nella modellazione delle strutture in legno - a quanti molti dicono - conviene comunque modellare i nodi come cerniere, ma questo è un'altro discorso.

    Scusa se sono pedante, ma ti dicevo non di considerare degli incastri, ma di modellare tutti i nodi a cerniera, solo che la trave essendo continua si comporterà diversamente da tante travi incernierate agli estremi di ogni piccola campata, ma sarà più simile al diagramma di un solaio in ca. Se ti era già chiara la mia risposta, scusa la precisazione :)
     
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