Il Bar dell'Ingegneria

Votes taken by reversi

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    norme uni - commissione costruzioni stradali - opere di difesa dalla caduta massi
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    norme uni - commissione legno - pannelli.

    selezione delle sole norme relative ai pannelli di legno, comunque già contenute nell'indice più generale della commissione legno.
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    norme uni - commissione legno.
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    norme uni - commissione ingegneria strutturale.

    questo indice raccoglie le norme di tutti gli altri indici degli argomenti di competenza della commissione ingegneria strutturale già postati suddivisi per categoria.
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    sto facendo, per conto mio, alcuni indici (non tutti) delle norme uni, finalizzati alla redazione di capitolati. man mano che li realizzerò, pubblicherò qui i relativi file.

    ove non diversamente specificato, ciascun indice è aggiornato alla data di pubblicazione (p.s. non intendo fare attività di manutenzione degli aggiornamenti).

    norme uni - commissione cemento, malte, calcestruzzi e cemento armato.
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    ringrazio b4r0 e unoinpiù per l'aiuto. la successiva ottimizzazione del codice è interessante, ma avevo già fatto la formattazione con la prima correzione.

    ad ogni modo, casomai ci fosse qualcuno che avesse tutte le norme iso e avesse bisogno di un indice per una più rapida ricerca della norma di suo interesse, fornisco qui di seguito il link per scaricare l'indice:

    https://mega.nz/#!KZkixIzQ!XU3FSEO...qhSWoEZNIe59MkU

    p.s. è l'unico indice di questo tipo che troverete in giro e ve lo garantisco, perché l'ho fatto io personalmente.

    CITAZIONE (unoinpiu @ 3/11/2019, 10:22) 
    cosa significa?

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    CITAZIONE (javagio @ 22/10/2019, 20:48) 
    goniometro ...

    la parola goniometro mi ha fatto venire in mente il balaustrone:

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    evidentemente mi sono spiegato male: il lavoro che sta facendo afazio prescinde dalle condizioni di vincolo ai nodi ed è del tutto generale.

    il lavoro che suggerisci tu introduce nella matrice di rigidezza le cosiddette "rigidezze improprie" ed è strettamente legato alle effettive condizioni di vincolo dell'asta.

    ma con la matrice di afazio, una volta introdotto l'opportuno vettore degli spostamenti che tenga conto degli effettivi spostamenti possibili (derivanti dalle condizioni di vincolo), si arriva ugualmente alla matrice che hai proposto tu.

    col tuo suggerimento si risparmia "tempo macchina" però si perde di generalità.
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    integro il post con la continuazione:

    CITAZIONE
    24/9 15:36 reversi: è comunque bene sapere (e lo dice questo articolo qui: www.structuremag.org/?p=14495 datato maggio 2019) che la malta (nuova) in opera ha una resistenza sempre maggiore di quella dei provini confezionati con quella stessa malta.
    24/9 15:34 reversi: la en 1504-3 al punto 5.1, tabella 2 dice che la malta deve comunque possedere almeno l'80% della resistenza dichiarata dal produttore. quindi direi che applicando 0,8 al valore medio si ottenga un affidabile valore caratteristico.
    24/9 15:30 reversi: si classifica la malta in base al più vicino step di 5 N/mmq che viene superato dalla media fino a 20 N/mmq. oltre è ammesso classificare la malta in base al più vicino step di 1 N/mmq che viene superato.
    24/9 15:28 reversi: si calcola poi la media di tutte le resistenza e la si approssima al più vicino step di 0,1 N/mmq.
    24/9 15:27 reversi: per ogni provino si registra il carico di rottura e si divide per l'area al fine di avere la resistenza del provino. il valore di resistenza viene approssimato al più vicino step di 0,05 N/mmq.

    in conclusione, considerata una malta R3 secondo EN 1504-3 potremmo assumere come resistenza caratteristica a compressione il valore:

    Rk = 0,8x25 = 20 N/mmq.

    questo valore caratteristico è comunque riferito ai provini perché lo studio americano da me linkato dice che in opera quella malta avrà una resistenza sicuramente maggiore (a mio parere, maggiore di 25 e non di 20 N/mmq).
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    ho provato il menu cedimento di bowles con il file SupRottura prima postato.

    non condivido il fatto che l'altezza dello strato compressibile non sia editabile dall'utente. a mio parere questo deve essere il primo campo, perché da questo dipendono tutti gli altri e deve essere manipolabile dall'utente.

    infatti, l'altezza dello strato compressibile determina il valore di fi, che non deve essere preso dall'interfaccia iniziale, perché quel fi iniziale (nel caso specifico 26,5) è mediato entro la profondità delle superfici di rottura (nel mio caso ho fissato 1,5B) ma il fi che entra nel calcolo del cedimento è il valore di fi mediato entro l'altezza dello strato compressibile, che in generale corrisponde ad una profondità diversa (del resto, 5B è ben diverso da 1,5B).
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    questa non è un pipa, ma non è nemmeno una pippa, nel senso che questo post (si badi alla sezione in cui è stato inserito) vuole solo divagare sul corretto rapporto tra l'utente, lo strumento e il messaggio, senza pretesa di insegnare niente a nessuno e senza necessari riferimenti a fatti recenti o passati.

    naturalmente, in questo che mi propongo, non posso prescindere dall'affermazione di mcluhan: "il mezzo è il messaggio" (chi non la conosce se la studierà per fatti suoi ma qui non ritengo di dover approfondire).

    dunque, i principali strumenti di interazione tra utenti via internet sono le chat, i forum, le message-board, i blog. tengo fuori dal mio discorso i social sia perché non frequento alcun social e dunque li conosco solo marginalmente, sia perché non credo siano di interesse in questa sede.

    la chat.
    è uno strumento che consente l'interazione istantanea. va dunque usato se si richiede questo tipo di interazione: quando si chiacchiera del più o del meno, quando si cerca una risposta immediata, quando si dice qualcosa in gergo colloquiale, quando si "cazzeggia" (a tal proposito, qualcuno potrebbe anche usare il verbo "trollare").

    per questa sua natura, la chat deve essere immediatamente visibile, se va "cercata" perde la sua caratteristica principale che è l'interazione istantanea. non ha senso chiedere qualcosa in chat aspettandosi una risposta istantanea se poi la chat non viene letta percé relegata da qualche parte.

    e, sempre per sua natura, il valore delle cose dette in chat è quello che comunemente si attribuirebbe alle normali chiacchiere che si scambiano di persona. di persona si fanno battute con l'interlocutore, a volte si ironizza su un suo difetto, si va anche sopra le righe, ma poi nessuno se la prende veramente.

    in chat è ammesso un tono confidenziale anche tra estranei. un esempio nel mondo reale potrebbe essere di due persone che si incontrano dal meccanico e mentre gli cambiano l'olio si mettono a parlare.

    per questo motivo la chat è volatile, perché destinata ad accogliere contenuti di scarso valore. quando qualcuno posta in chat un contenuto di valore significativo di solito viene invitato a trasferirlo in un post. perciò, quando qualcuno posta consapevolmente un messaggio in chat, chi legge non può non considerare il luogo in cui il messaggio è stato inserito, non può non considerare che l'autore è cosciente che il messaggio scomparirà in breve tempo, non può continuare a richiamare qualcosa che è stato già deglutito, a mo'di ruminante.

    le cose dette in chat non contano un cazzo!

    il forum.
    è uno strumento che consente lo scambio di opinioni/conoscenze tra utenti interessati ad un particolare argomento. se l'argomento del forum è di natura tecnica, la maggior parte dei post sarà finalizzata allo scambio di conoscenze tecniche sull'argomento in discussione. non si può però escludere che alcuni post propongano delle opinioni, dei punti di vista sbagliati o addirittura delle stupidaggini.

    nell'ultimo caso vi sarebbe da discutere se l'azione da intraprendere è quella della censura, dello spostamento in apposita altra sezione (dove però i post avulsi dalla discussione risultano privi di senso e tanto varrebbe averli cancellati) oppure della tolleranza.

    il problema in effetti si pone perché il forum è di carattere permanente: finché esso esiste è possibile rintracciare qualunque post di qualunque data. ma non solo, perché il problema può essere aggravato da qualche utente che - ignorando le caratteristiche "strutturali" dello strumento - pretende di utilizzare il forum come una chat, scrivendo in post permanenti le cazzate che andrebbero invece scritte in messaggi volatili.

    un uso consapevole del forum implica che i contenuti dei propri post rispecchino esattamente il proprio pensiero, le lodi vanno perciò intese come lodi, le offese vanno intese come offese. interpretazioni diverse dal senso letterale devono necessariamente essere accompagnate da faccine, in caso contrario meglio astenersi o postare il messaggio in chat.

    a meno che non si intenda essere volutamente scorretti o che non si sia davvero ignoranti, sul forum è d'obbligo usare la cosiddetta "netiquette", avere rispetto per gli altri utenti, non seminare trappole o trabocchetti.

    la message-board.
    è uno strumento che qui da noi non ho mai visto. è molto in uso in russia e negli stati uniti. tempo fa ce n'era una abbastanza nota in svizzera (in realtà su un server svizzero, ma l'ispiratore era un italiano residente in belgio), chiusa già da diversi anni.

    è fondamentalmente una bacheca, tipo quelle che si vedono nelle università piene di foglietti con annunci di case in affitto per gli studenti o di lezioni private.

    il blog.
    è uno strumento per la pubblicazione di contenuti a prevalente carattere "unidirezionale", differendo in questo dalle chat e dai forum che sono di carattere "bidirezionale".

    l'autore del blog pubblica quindi - in maniera non periodica, perché altrimenti bisogna nominare un direttore responsabile iscritto all'albo dei giornalisti - le sue opinioni, i suoi articoli (anche tecnici) o i suoi vaneggiamenti, senza contraddittorio.

    gran parte delle volte è data agli utenti la possibilità di postare, in coda agli articoli, i propri commenti. tuttavia, il limite al numero di caratteri che può contenere ciascun messaggio, il fatto che questi siano collocati in coda ai post, che spesso siano "moderati" dal titolare del blog è motivo per cui questi commenti siano del tutto secondari rispetto ai post.

    il blog non è dunque un forum, non può essere usato come un forum, né un forum può essere usato come un blog pretendendo di postare contenuti che non si vuole siano messi in discussione.
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    CITAZIONE (Alex_Drake @ 24/6/2019, 09:37) 
    Vengono valutate anche le medesime grandezze in base ad un documento rinvenuto in rete che cita come fonte il Canadian Foundation Manual IV edizione.

    per la precisione, si tratta del Canadian Foundation Engineering Manual.
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    casualmente: https://ua.energy/wp-content/uploads/2018/...41-12012e-2.pdf
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    per chi come me avesse il testo di augenti nell'edizione 2000, la trattazione sviluppata da gerardo nel suo documento è accennata - veramente in nuce - nel paragrafo 10.4.2, da pag. 344 in poi.

    la domanda di alex trova invece risposta nel capitolo 9, paragrafo 9.1, pagg. 247-251.

    si parla di comportamento nei confronti delle azioni orizzontali.

    parete del primo tipo: fasce di piano di rigidezza trascurabile, i maschi sono modellati come mensole indipendenti da terra a cielo.

    parete del secondo tipo: fasce di piano dotate di rigidezza solo estensionale, capaci di accoppiare i maschi ma senza trasmettere sforzi flessionali, i maschi sono modellati come mensole terra-cielo collegati da bielle.

    parete del terzo tipo: fasce di piano di rigidezza non trascurabile, i maschi sono accoppiati con le fasce, modello dei maschi alla grinter (telaio shear-type).
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    a chiusura della mia parte di lavoro (per il resto se la vede l'avvocato perché la cosa è più ampia) ho consegnato domenica sera la relazione. oggi ho avuto il tempo di trasformarla in file immagine e di ripulirla, per cui la pubblico qui di seguito.

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