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Renato T..
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Col PLV è inoltre molto semplice tener conto (contestualmente) delle deformazioni per taglio.
A mio avviso, in ogni caso, il problema principale di un sottoprogramma del genere consiste nell'assegnare in maniera efficiente e generale la variabilità delle sezioni. Personalmente opterei per una prima suddivisione in tronchi di trave; ogni tronco viene definito a mezzo delle due sezioni di estremità di tipo simile (assegnate ad esempio a mezzo delle coordinate trasversali che devono corrispondersi per numero di punti ordinati nella stessa modalità ad es. oraria). Ogni tronco viene a sua volta suddiviso in un numero intero di conci di uguale lunghezza (il più vicino possibile ad una prefissata mesh assegnata per l'intera trave).
I carichi distribuiti (ad esempio linearmente variabili) possono essere assegnati con riferimento ai suddetti tronchi. Lo stesso dicasi per eventuali carichi concentrati.
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