Il Bar dell'Ingegneria

Crollo Viadotto Morandi - Ipse Dixit

Raccolta di citazioni per future discussioni e approfondimenti

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  1. lisa_camayana
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    (19) Prof. ing. P.G Malerba per Sputnik Italia:

    50 anni sono mezzo secolo e quindi è un'unità di misura della storia e non della cronaca quotidiana. Quando fu concepito rientrava fra i primi grandi ponti strallati costruiti al mondo. Il primo fu costruito fra il '52 e il '55 in Svezia. All'epoca fu una novità. Fu uno schema molto apprezzato dal punto di vista estetico, ma intrinsecamente debole, perché il ricorso a coppie di stralli mette a rischio la struttura se uno strallo si rompe. Basta che si rompa uno strallo, cade una parte della struttura con il rischio che si trascini anche il resto. Un altro problema è la tecnica di precompressione per gli stralli: è unica, è stata usata solo per questo tipo di ponti con l'intenzione di proteggere l'acciaio che c'è dentro e di ridurre le sollecitazioni di fatica. L'esperienza e gli studi successivi hanno dimostrato il contrario, anche questa è stata una scelta infelice. Costruire ponti collegati da giunti che funzionano come cerniere provoca il salto che sentiamo attraversando il ponte. Anche questo rende la struttura meno connessa e quindi si corre il rischio di avere un effetto domino. Il danno non si mantiene limitato, sono opere con scarsa robustezza strutturale. Tutto ciò era già stato segnalato, questa è una partita, l'altra riguarda la manutenzione"


    (20) Prof. ing. M.G Petrangeli sulla sismica dei ponti, per Sputnik Italia:

    La maggior parte dei ponti italiani sono stati costruiti negli anni '70, '80 e'90. In quegli anni iniziava ad esserci un minimo di sensibilizzazione al problema sismico. I ponti in generale, soprattutto quelli realizzati in Italia, non hanno dei grossi problemi con la sismica, negli ultimi terremoti italiani non si hanno avuti problemi importanti con le infrastrutture. In Italia si registrano problemi con le case che sono in muratura, la gente dorme in casa e muore. Con i ponti non c'è mai stato un morto, si è trattato di casi isolati.

    (21) Prof. ing. A. Del Grosso per Sputnik Italia:

    Sul caso specifico del ponte Morandi bisognerà capire col tempo qual è stata la causa. Si trattava di uno schema strutturale all'epoca molto innovativo, elegante progettato dal grande ingegnere italiano Riccardo Morandi. Sono schemi critici, perché le tecnologie di allora e le conoscenze di calcolo disponibili negli anni '60 erano limitate. Non c'erano all'epoca tutti i metodi di calcolo, i calcoli si facevano a mano. I materiali di allora erano soggetti a degrado per l'azione atmosferica, i carichi autostradali all'epoca erano più modesti rispetto ad oggi. Sicuramente c'erano delle criticità su questo ponte, ciò non significa che necessariamente il ponte dovesse venire giù. C'è stato evidentemente un fenomeno esterno oppure qualche problema di degrado di materiali interni che non aveva dato segnali, il ponte era sotto osservazione. Per esempio la corrosione dei cavi di precompressione non sempre dà dei sintomi.

    Tutte le interviste complete a questo link: https://it.sputniknews.com/opinioni/201808...morandi-perche/
     
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18 replies since 1/9/2018, 12:32   1784 views
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