Il Bar dell'Ingegneria

Posts written by quattropassi

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    CITAZIONE (Alex_Drake @ 24/4/2024, 13:12) 
    Occhio: Tabella C8.5.IV – Livelli di conoscenza in funzione dell’informazione disponibile e conseguenti metodi di analisi ammessi e valori dei fattori di confidenza, per edifici in calcestruzzo armato o in acciaio

    Ma certo: le tavole della legge. :)
    Comunque giusto due cose per vedere se abbia inteso bene:
    se il bando domanda un livello di conoscenza, penso ci si debba adeguare (oppure, boh, andare per vie legali?)
    se si intende adoperare la statica non lineare e la struttura è in CA, cosa ci sia dentro travi e pilastri, bene o male lo devi conoscere (e quindi almeno LC2, e infatti mi pare che la norma prescriva proprio LC2 come minimo).
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    CITAZIONE (zax2013 @ 24/4/2024, 10:31) 
    Il riferimento normativo non c'è.

    Nel senso che la norma non indica alcun limite circa il grado di conoscenza che tu ed il tuo committente intendete raggiungere.
    Hai a disposizione i tre livelli di conoscenza, ognuno "punito" con il corrispondente fattore di conoscenza.

    E tanto basta.

    Ad ogni modo è praticamente obbligatorio il livello LC2 perché senza LC2 una statica non lineare non si può proprio fare... e se non si può fare un'analisi statica non lineare si va poco lontano.

    Ah, in alcuni bandi ho trovato proprio esplicitata la richiesta del minimo livello di conoscenza LC2
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    Solaio Tavelloni e Travi Varese, edilizia super economica (e forse pure abusiva).
    Tipicamente anni '70 ma adoperato anche nella prima metà degli anni '80.
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    CITAZIONE (DOTTINGAM @ 15/11/2023, 21:43) 
    Buonasera,
    Federal Highway of Administration per le prove di carico su micropali, serenamente traslitterabili al caso dei pali,

    Forse hai sbagliato a scrivere: Per niente traslitterabili al caso dei pali
    Penso ci siano alcune cose da tenere presenti
    - un palo di diametro non piccolo ha una componente di portanza alla punta non trascurabile e la portata massima di punta si attiva per un cedimento dell'ordine del 10% del diametro; a quella laterale, invece, si attinge subito. Questo rende difficile l'interpretazione della prova (eh, già: la prova, alla fine, tocca anche interpretarla).
    - micropalo è un nome ambiguo che identifica uno spettro di tipologie piuttosto ampio e il comportamento di queste è piuttosto eterogeneo. Quindi: di che micropalo si parla?
    - un micropalo non ha (convenzionalmente) portata di punta.

    Il tutto per ribadire che poi la prova va anche letta e la "crisi" non è così netta come si potrebbe pensare.

    Ah, in ogni caso, per pali di piccolo diametro, io cerco sempre di fare un palo sacrificale (magari pizzato ad hoc fra altri due pali "buoni" per poter costruire il castello di prova).
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    CITAZIONE (DOTTINGAM @ 25/10/2023, 11:14) 
    I telai di rinforzo sono un mero arteficio per giustificare il ripristino della rigidezza e della resistenza nel piano del muro, resi però indispensabili dalla attuale prassi e letteratura sull'argomento.
    ***
    Preferisco interventi di altro tipo rispetto alle cerchiature che, sempre secondo me, sono uno stupro della parete.

    Sì.
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    CITAZIONE (reversi @ 21/10/2023, 14:12) 
    nell'istante in cui si instabilizzano le antenne il momento alla base si abbatte. qualunque sia l'entità della diminuzione, è evidente che se fino a quell'istante la connessione di base non ha ceduto, non cederà più.

    Ma l'instabilizzazione delle antenne non è improbabile che sia sincrona?
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    Esatto Zax, da qui ho dedotto che i famigerati abachi di Bustamante e Doix sono (praticamente) inutili :cry:
    Naturalmente diverso è il discorso quando si parli di tiranti.
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    Quindi accettate che nel palo si formino cerniere plastiche?
    Quindi bisogna individuare nel palo le possibili zone dissipative.
    Quindi bisogna, tra l'altro, staffare di brutto (e con staffe singole) e molto altro.
    Giusto?
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    CITAZIONE (mar-canto @ 11/4/2023, 18:22) 
    A mio avviso il Geologo è competente delle caratterizzazioni geotecniche del suolo: caratteristiche meccaniche e carico limite
    ma non firma la relazione geotecnica che è di competenza del progettista delle strutture.

    Cosa ne pensate ?

    Se il geologo firma il carico limite di un suolo , allora ha poteri di preveggenza, oppure idee poco chiare.
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    CITAZIONE (zax2013 @ 16/3/2023, 19:14) 
    Avevo riletto proprio questa parte di discussione tra te e reversi.

    E penso che tutti il discorso carota/cubo fatto da reversi verteva a farti capire che comunque schiacci sempre carote e non cubi. Pertanto per passare da una resistenza all'altra devi applicare un fattore correttivo.
    Fattore correttivo che, guarda caso, per carote con diametro 100 mm e rapporto H/D=1 vale 1. E mi pare detto dappertutto ed ad ogni piè sospinto.

    Il discorso di reversi era "filosofico". Dire "sono uguali" non è corretto. La correttezza "formale" è: ho un fattore di conversione dall'uno a all'altro che vale 1.

    Zax , hai ragione: ho sbagliato, è come sostenete tu e reversi.


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    CITAZIONE (zax2013 @ 16/3/2023, 17:43) 
    "cilindrica" trovata va trattata con il coefficiente di trasformazione 1.0 per arrivare alla resistenza "cubica".

    Secondo me no.
    Qui il motivo per cui ritengo che dalla cilindrica si debba (e si possa) passare dalla cilindrica di carote h/d=1 alla cubica dividendo per 0.83
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    CITAZIONE (zax2013 @ 15/3/2023, 18:19) 
    Ho un caso similare.


    Secondo voi è corretto?

    A me verrebbero correzioni diverse



    Clipboard01

    Troverei così Rck,is=35.1 MPa, valore che è senz'altro superiore all'85% della Rck (potenziale) perché 0.85*30=25.5 MPa.
    Quindi accetterei il calcestruzzo in opera.
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    CITAZIONE (reversi @ 28/11/2022, 18:21) 
    a quanto mi ricordo (avevo affrontato la questione della procedura tempo fa) il coefficiente 0,85 si utilizza solo ai fini della verifica di accettabilità del materiale in opera quando le prove sui provini sono andate male o sono assenti per le ragioni più varie.

    in una fase di calcolo successiva alla realizzazione dell'opera, il coefficiente 0,85 non c'è più.

    Ringrazio reversi (e anche pisanel ).
    RISOLTO:
    Si deve adoperare Rck= Rm,is /FC e non Rck= Rm,c/FC (lo dice il par 3.3 delle LG CSLLPP 2017) ma... ma non tutto lo "sconto è perduto".
    Infatti, non passando a Rm,c=Rm,is/0.85 perderei l'amplificazione 1/0.85.
    Tuttavia il CTS Regione Toscana, in risposta a un quesito del 2019, dice si può mmettere che il cls abbia esaurito i fenomeni di fluage, sicché il coefficiente αcc, generalmente pari a 0.85, può assumersi αcc=1.00.
    In pratica si perde l'amplificazione 1/0.85, ma nelle verifiche si può ammettere αcc=1.0.

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    CITAZIONE (reversi @ 28/11/2022, 20:22) 
    dovresti vedere la uni en 13971 non mi ricordo di che anno, perché di recente sentivo di un aggiornamento (ma potrebbe anche trovarsi ancora allo stato di pren).

    Sì, ne ho letto notizie qua e là. Ma non ce l'ho, sicché... :(
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    CITAZIONE (reversi @ 28/11/2022, 18:21) 
    a quanto mi ricordo (avevo affrontato la questione della procedura tempo fa) il coefficiente 0,85 si utilizza solo ai fini della verifica di accettabilità del materiale in opera quando le prove sui provini sono andate male o sono assenti per le ragioni più varie.

    in una fase di calcolo successiva alla realizzazione dell'opera, il coefficiente 0,85 non c'è più.

    Non ho documenti per contestare ciò che dici e è proprio per questo che qualche dubbio mi rimane. :unsure:
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