Il Bar dell'Ingegneria

Ancoraggi delle barre longitudinali delle travi

NTC e EC8 a confronto

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  1. Renato T.
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    Nel paragrafo dedicato alle limitazioni di armatura delle travi (§ 7.4.6.2.1) le NTC si lanciano nella seguente affermazione (altra perla non presente nell’equivalente paragrafo dell’EC8):

    Le armature longitudinali delle travi, sia superiori che inferiori, devono attraversare, di regola, i nodi senza ancorarsi o giuntarsi per sovrapposizione in essi. Quando ciò non risulti possibile sono da rispettare le seguenti prescrizioni:
    - le barre vanno ancorate oltre la faccia opposta a quella di intersezione con il nodo, oppure rivoltate verticalmente in corrispondenza di tale faccia, a contenimento del nodo;
    - la lunghezza di ancoraggio delle armature tese va calcolata in modo da sviluppare una tensione nelle barre pari a 1,25 fyk, e misurata a partire da una distanza pari a 6 diametri dalla faccia del pilastro verso l’interno.

    Normalmente le barre longitudinali passanti per un nodo intermedio svolgono sempre, a sinistra e a destra di tale nodo, la funzione di resisteste (anche in modo alternato) a trazione e/o a compressione alle varie combinazioni sismiche e non sismiche: non si vede la ragione per la quale esse barre dovrebbero ancorarsi o giuntarsi nel nodo quando avrebbero comunque una funzione statica da svolgere (Per i nodi interni la super lunghezza di ancoraggio penso quindi che non debba mai applicarsi). Cosa invece plausibile per i nodi di estremità della travata ma per i quali non si comprende la penalizzazione della lunghezza di ancoraggio (ovviamente non prevista da EC8) visto che l’aderenza delle barre all’interno del nodo è più che raddoppiata a causa del confinamento del nodo, dalla compressione proveniente dal pilastro superire e dal rispetto del diametro di cui alla seconda delle (7.4.26).

    La prima delle (7.4.26) obbliga tassativamente e senza deroghe a contenere il diametro delle barre passanti per i nodi intermedi entro i valori limite da essa forniti (ciò al fine di evitare lo sfilamento per collasso dell’aderenza nel tratto del nodo attraversato dalle singole barre longitudinali e che impedirebbe alla struttura il comportamento antisismico previsto).
    Il precedente citato riferimento delle NTC “Quando ciò non risulti possibile” può trarre in inganno e far pensare che la prima delle (7.4.26) sia superabile a condizione di allungare l’ancoraggio.
    In definitiva per i nodi intermedi la citazione è errata e fuorviante e l’ancoraggio non va di regola incrementato, per i nodi di estremità è inutilmente penalizzante.

    Entrando infine nel merito della prima delle (7.4.26) non si può non notare che essa sia molto penalizzante in CD”A” costringendo ad aumentare le dimensioni dei pilastri per consentire il rispetto del diametro limite: ancora una volta l’alta duttilità crea notevoli problemi in fase di applicazione costringendo a dimensioni eccessive delle aste (se la si abolisse non sarebbe un dramma anche in considerazione dell’alta aleatorietà del fenomeno sismico rispetto alle effettive conoscenze ad oggi acquisite).
     
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80 replies since 7/1/2013, 18:31   16568 views
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