Il Bar dell'Ingegneria

Resistenza nei confronti di sollecitazioni taglianti di elementi con armature trasversali resistenti al taglio

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    268
    Reputation
    +10

    Status
    Offline
    Tre domande in merito alla verifica a taglio di elementi con armature trasversali resistenti al taglio.
    Prima: la norma impone un intervallo di valori ammissibili per il valore dell’inclinazione del puntone compresso teta, ma da nessuna parte trovo se questo valore deve essere impostato uguale per tutti gli elementi strutturali dell’edificio oppure no: qualcuno ha mai letto qualcosa in merito, non solo sulla normativa, ma anche su qualche libro?

    Nelle formule di resistenza a taglio sia lato cls (formula [4.1.28] della norma) che acciaio (formula [4.1.27] della norma) entra il valore di altezza utile d.
    Per la campata di una trave sottoposta a carichi gravitazionali, il traliccio resistente che si instaura ha il corrente compresso superiore e il corrente teso inferiore, quindi il valore di d da considerare è quello legato alle armature inferiori.
    La seconda domanda è: lungo l’asse della trave, ha senso far variare il valore di d in ciascuna sezione in base alle armature effettivamente presenti?

    Se la trave dovesse essere sottoposta a carichi agenti dal basso verso l’alto, il traliccio resistente verrebbe capovolto, quindi il valore di d da considerare sarebbe quello legato alle armature compresse.
    Se la trave è armata simmetricamente sopra e sotto con medesimo copriferro inferiore e superiore, il valore di d è il medesimo, ma se le precedenti condizioni non dovessero essere rispettate, una o entrambe, il valore di d nei due casi sarebbe diverso.
    Nasce quindi il terzo quesito: qual è la condizione che fa da discriminante tra l’instaurarsi del traliccio “classico” o di quello ribaltato?
    Pensavo alla concavità del diagramma del momento, ma salvo prendere un abbaglio, nel caso di uno sbalzo con carichi gravitazionali la concavità del diagramma di M è verso l’alto mentre il traliccio dovrebbe essere capovolto.
    Pensavo quindi al fatto che il diagramma di V non cambi segno, ma nelle travi rovesce il diagramma di V cambia di segno ma il traliccio dovrebbe essere anche in questo caso “capovolto”.

    Idee, commenti, correzioni, risposte, ecc?
    Grazie
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    420
    Reputation
    +78
    Location
    Bologna

    Status
    Offline
    CITAZIONE (ing82 @ 19/10/2023, 17:54) 
    Tre domande in merito alla verifica a taglio di elementi con armature trasversali resistenti al taglio.
    Prima: la norma impone un intervallo di valori ammissibili per il valore dell’inclinazione del puntone compresso teta, ma da nessuna parte trovo se questo valore deve essere impostato uguale per tutti gli elementi strutturali dell’edificio oppure no: qualcuno ha mai letto qualcosa in merito, non solo sulla normativa, ma anche su qualche libro?

    E' una proprietà del singolo elemento nella generica combinazione (alfac tramite N a rigore cambia in ogni combinazione).
    Non vedo come potrebbe essere uguale per tutti gli elementi strutturali.
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    utente bannato dal bar il 07/12/2016

    Group
    Member
    Posts
    1,472
    Reputation
    +29

    Status
    Offline
    in AGMO trovi tutte le risposte.

    se mi dai una mail con mp ti invio uno "stralcio".
     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    2,942
    Reputation
    +187

    Status
    Offline
    secondo me le domande che fai sono troppo "sofisticate".

    E' vero che in base al copriferro da "classe di esposizione", basta cambiare il diametro delle barre longitudinali (inferiori vs superiori) perchè il valore di "d" (altezza utile sezione) ti cambia di qualche.......millimetro.

    Secondo me il valore del cotg(teta) non soltanto ti cambia elemento per elemento, ma ti cambia anche all'interno del singolo elemento.

    Se il valore del cotg(teta) viene determinando bilanciando il taglio-resistente-staffa con il taglio-resistente-cls, basta cambiare diametro e passo staffe lungo la trave che il cotg(teta) si modifica.
    E come minimo il cambio di passo nelle staffe delle travi avviene passando dalla zona critica alla porzione centrale.
     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    268
    Reputation
    +10

    Status
    Offline
    Grazie per le risposte.

    L'unico caso a cui pensavo in cui potrebbe esserci differenza tra le due altezze utili è quello di un elemento sottoposto al fuoco solo su un lato: non sono differenze sostanziali, ma in questo caso la differenza potrebbe essere superiore a qualche mm, e nel caso di esistente quella differenza potrebbe voler dire dover intervenire con rinforzo o meno.

    Resta da capire però se per le verifiche a taglio può mai verificarsi una codizione tale per cui si debba considerare l'altezza utile "opposta" al caso standard: secondo me potrebbero essere le esplosioni, mentre mi lasciano molti dubbi le azioni sismiche.

    L'intensità della pressione per le esplosioni è la discriminante per scegliere quale altezza utile considerare, quindi caso risolto, mentre per le azioni sismiche mi verrebbe da dire che siano ininfluenti, ma se qualcuno ha qualcosa da dire, ha letto da qualche parte o altro e lo scrivesse qui, mi farebbe un piacere.

    Per quanto riguarda il valore di ctg teta: mi è sempre stato fatto usare per le verifiche teta=45°, ma stavo iniziando a cercare di capire se può essere conveniente sfruttare la possibilità di considerarlo variabile, e se sì, se conviene sia per nuovo che per esistente, e quindi valutare le scelte/impostazioni/opzioni/limiti dei software in uso.
    Una domanda, che nasce dalla risposta di zax2013
    CITAZIONE (zax2013 @ 19/10/2023, 18:41) 
    Secondo me il valore del cotg(teta) non soltanto ti cambia elemento per elemento, ma ti cambia anche all'interno del singolo elemento.

    Il "secondo me" deriva dall'averlo letto da qualche parte, se sì mi diresti dove lo trovo, oppure così a sentimento?
    Non ho ancora riaperto il libro dell'università su cui si affrontava la questione, ma ho ricordo di un traliccio disegnato con bielle inclinate tutte uguali, figlio molto probabilmente dell'ipotesi di staffatura uniforme lungo tutto lo sviluppo della trave.
    Grazie.
     
    Top
    .
  6.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    2,942
    Reputation
    +187

    Status
    Offline
    CITAZIONE (ing82 @ 31/10/2023, 10:51) 
    Il "secondo me" deriva dall'averlo letto da qualche parte, se sì mi diresti dove lo trovo, oppure così a sentimento?
    Non ho ancora riaperto il libro dell'università su cui si affrontava la questione, ma ho ricordo di un traliccio disegnato con bielle inclinate tutte uguali, figlio molto probabilmente dell'ipotesi di staffatura uniforme lungo tutto lo sviluppo della trave.
    Grazie.

    A me pare di averti risposto direttamente nel mio precedente messaggio.

    Quando nel 2008 è uscita fuori la necessità di adoperare le formule taglio-staffa / taglio-biella dettate dalla normativa, c'è stato un ampio dibattito se considerare un valore del cotg(teta)=1.0 o 1.20 o 1.40, ecc.

    Ha "vinto" la linea di pensiero che alla trave non importa in fico secco del valore imposto da te, ma che a rottura la trave troverebbe un equilibrio per cui il taglio-staffa equilibra perfettamente il taglio-biella. Ovviamente questo fino al valore limite imposto dalla normativa per il valore di cotg(teta) di 2.5.

    Anche tutti i software che conosco (anche qualche foglio elettronico qui pubblicato) perseguono questa strada. Ovvero determinano il cotg(teta) in modo che le formule [4.1.27] e [4.1.28] diano lo stesso valore del taglio resistente.

    Questo significa che se lungo la trave io modifico il passo e/o il diametro delle staffe, modifico il valore fornito dalla [4.1.27] e quindi per forza di cose otterrei un valore del cotg(teta) diverso lungo lo sviluppo della trave.
     
    Top
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    268
    Reputation
    +10

    Status
    Offline
    Non penso assolutamente di dire qualcosa di nuovo, serve più a me per "cementare" il tutto e anche perchè riguardo al progetto non ho mai trovato niente di "esplicito", così se qualcuno ha qualcosa da annotarmi, lo può fare:

    1. se sono in fase di verifica, il valore di θ si ricava dall'uguaglianza tra resistenza lato cls e lato acciaio;

    2. se sono in fase di progetto, impostata la geometria della sezione e il tipo di materiale, determino il valore di θ uguagliando il taglio agente al taglio resistente lato cls. Se ottengo θ maggiore di 45°, il binomio geometria sezione-classe di cls non soddisferà mai le verifiche, se θ minore di 21.8°, la sezione è "abbondante" lato geometria e/o classe di cls. Se θ rispetta i vincoli di normativa, ricavo il minimo valore di armatura trasversale da impiegare prendendo il massimo tra il quantitativo minimo da normativa e il quantitativo calcolato uguagliando il taglio agente al taglio resistente lato acciaio, impiegando il valore di θ precedentemente calcolato. Scelti quindi numero bracci, diametro e passo delle staffe, eseguo la verifica della sezione a taglio.


    Per quanto riguarda il capitolo software, chi usa Midas Gen mi conferma che devo essere io a impostare il valore di θ nella maschera Design=>RC Design=>Design Code e quindi il programma esegue la verifica di tutti gli elementi sempre con lo stesso valore di θ impostato in quella maschera?

    Grazie.
     
    Top
    .
6 replies since 19/10/2023, 16:54   286 views
  Share  
.